I film dell’Alma Mater
I video-incontri online «Aspettando il Nastro Verde»
cinque elementi propensi alla sperimentazione di sonorità elettroniche con una idea di improvvisazione molto radicata, tra strumenti analogici auto-costruiti ed un approccio senza preclusioni di sorta. A chiudere «Bolove» due nomi del clubbing cittadino: gAs e Fabrizio Maurizi, che alternandosi accompagneranno gli spettatori fino alla fine dello spettacolo.
Il live sarà trasmesso dalle 19 di domani sulla pagina Facebook di Costantino Bedin Photography e sarà condiviso sui social network di tutti i partner che hanno aderito al progetto. «È una idea ambiziosa che vuole dare un taglio diverso rispetto a tutti quelli proposti durante il Covid-19, rappresenta alla perfezione la nostra città e la voglia di fare cultura, il Link come istituzione dopo ventisei anni di attività crede in questo progetto di coesione tra artisti e associazioni bolognesi, fondato sull’unione tra i vari generi musicali mostrando contemporaneamente la bellezza della loro stessa città, Bologna», commentano Gianluca Giangiobbe e Davide del Link, a cui si aggiunge la voce di Matteo Rubini della Novensemble Orchestra: «Due mesi di lockdown sono stati per un verso claustrofobici e alienanti, dall’altro un’occasione per concentrarsi sullo studio e su come ripartire per recuperare il tempo e il denaro perso. È arrivato il momento di rimboccarci le maniche e dare un segnale di ripresa alla nostra città e a tutto il mondo dello spettacolo. Da questo progetto ripartiamo e ripartiamo con estremo entusiasmo».
L’anno scorso la rassegna «Il nastro verde» dell’Alma Mater aveva fatto il suo debutto in autunno, dopo essersi presentata in precedenza all’interno del «Festival dello sviluppo sostenibile». Proponendo un poker di film, tra i quali Il vegetariano di Roberto San Pietro girato nelle campagne emiliane, con un focus centrale come il rispetto ambientale e con esperti e docenti che introducevano i temi trattati nelle proiezioni a seguire.
Da domani, sui canali social di Unibo, partirà un nuovo ciclo,
” Ogni lunedì e giovedì alle 21 sul web filmati e interventi di studiosi dedicati all’ambiente
questa volta online al posto dei due appuntamenti che erano stati previsti per maggio, dal titolo «#AspettandoilNastroVerde - Parole e immagini sulla sostenibilità». Con due appuntamenti a settimana, il lunedì e il giovedì alle 21, fino all’11 giugno, in attesa della rassegna cinematografica vera e propria che dovrebbe tornare in autunno e al termine della rassegna «UniboSera» dedicata al tempo dell’attesa. Un’iniziativa che si pone come obiettivo quello di valorizzare i filmati realizzati nel corso di quasi quindici anni dagli studenti del corso triennale Dams e del Citem su sfide e contenuti legati alla sostenibilità. Ogni filmato sarà inoltre anticipato da un breve intervento di studiosi dell’ateneo.
A proposto di Alma Mater, in attesa di adottare tutti i protocolli di sicurezza necessari alla riapertura graduale di musei e collezioni, il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna propone «Una gita al Museo 2.0». Un progetto digitale sviluppato per offrire alle scuole di ogni ordine e grado un programma gratuito di didattica online. Tra i percorsi, da segnalare le collezioni di anatomia umana del Settecento nel museo di Palazzo Poggi, con un focus particolare rivolto all’incredibile collezione di ostetriranno cia. E un viaggio nel tempo alla scoperta dell’evoluzione umana tra Darwin e il naturalista francese Lamarck, anche lui convinto che le specie si modificassero in base alle loro abitudini di vita e all’ambiente ma con modalità diverse da quelle descritte dal primo. Tra gli itinerari che sapresto disponibili figura anche quello dedicato ai grandi viaggi e alle scoperte geografiche.
I percorsi virtuali, tutti girati all’interno delle sedi museali universitarie, sono stati pensati come un completamento delle lezioni a distanza e trattano di temi scientifici, storici e artistici in modo semplice, con un focus sui reperti museali. Per i più piccoli è disponibile, per esempio, «I fossili e i processi di fossilizzazione», che affronta anche il caso dell’antico mare pietrificato di Bolca, nelle Prealpi veronesi. Attraverso l’analisi di reperti della collezione di geologia del museo Capellini vengono introdotti, nella prima parte, alcuni concetti chiave della geologia e della paleontologia, mentre nella seconda viene affrontato il tema dei diversi processi di fossilizzazione di un organismo.
Ogni percorso è modulare ed è composto da due video di quindici minuti che possono essere fruiti singolarmente o in abbinamento. Il progetto è in costante aggiornamento e sarà arricchito con nuovi video disponibili nella sezione del sito www.sma.unibo.it «Una gita al Museo 2.0» e nella playlist dedicata sul canale YouTube dell’università. Il sistema è inoltre impegnato in altri due progetti nati a seguito della chiusura delle sedi museali. «#SMAllvideo» è un programma di rubriche video per raccontare i musei e le collezioni Unibo sul web, e «Oggi imparo a…» è una nuova sezione del sito dove vengono proposte attività didattiche facilmente replicabili a casa con tutta la famiglia.