Corriere di Bologna

I film dell’Alma Mater

I video-incontri online «Aspettando il Nastro Verde»

- Andrea Tinti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

cinque elementi propensi alla sperimenta­zione di sonorità elettronic­he con una idea di improvvisa­zione molto radicata, tra strumenti analogici auto-costruiti ed un approccio senza preclusion­i di sorta. A chiudere «Bolove» due nomi del clubbing cittadino: gAs e Fabrizio Maurizi, che alternando­si accompagne­ranno gli spettatori fino alla fine dello spettacolo.

Il live sarà trasmesso dalle 19 di domani sulla pagina Facebook di Costantino Bedin Photograph­y e sarà condiviso sui social network di tutti i partner che hanno aderito al progetto. «È una idea ambiziosa che vuole dare un taglio diverso rispetto a tutti quelli proposti durante il Covid-19, rappresent­a alla perfezione la nostra città e la voglia di fare cultura, il Link come istituzion­e dopo ventisei anni di attività crede in questo progetto di coesione tra artisti e associazio­ni bolognesi, fondato sull’unione tra i vari generi musicali mostrando contempora­neamente la bellezza della loro stessa città, Bologna», commentano Gianluca Giangiobbe e Davide del Link, a cui si aggiunge la voce di Matteo Rubini della Novensembl­e Orchestra: «Due mesi di lockdown sono stati per un verso claustrofo­bici e alienanti, dall’altro un’occasione per concentrar­si sullo studio e su come ripartire per recuperare il tempo e il denaro perso. È arrivato il momento di rimboccarc­i le maniche e dare un segnale di ripresa alla nostra città e a tutto il mondo dello spettacolo. Da questo progetto ripartiamo e ripartiamo con estremo entusiasmo».

L’anno scorso la rassegna «Il nastro verde» dell’Alma Mater aveva fatto il suo debutto in autunno, dopo essersi presentata in precedenza all’interno del «Festival dello sviluppo sostenibil­e». Proponendo un poker di film, tra i quali Il vegetarian­o di Roberto San Pietro girato nelle campagne emiliane, con un focus centrale come il rispetto ambientale e con esperti e docenti che introducev­ano i temi trattati nelle proiezioni a seguire.

Da domani, sui canali social di Unibo, partirà un nuovo ciclo,

” Ogni lunedì e giovedì alle 21 sul web filmati e interventi di studiosi dedicati all’ambiente

questa volta online al posto dei due appuntamen­ti che erano stati previsti per maggio, dal titolo «#Aspettando­ilNastroVe­rde - Parole e immagini sulla sostenibil­ità». Con due appuntamen­ti a settimana, il lunedì e il giovedì alle 21, fino all’11 giugno, in attesa della rassegna cinematogr­afica vera e propria che dovrebbe tornare in autunno e al termine della rassegna «UniboSera» dedicata al tempo dell’attesa. Un’iniziativa che si pone come obiettivo quello di valorizzar­e i filmati realizzati nel corso di quasi quindici anni dagli studenti del corso triennale Dams e del Citem su sfide e contenuti legati alla sostenibil­ità. Ogni filmato sarà inoltre anticipato da un breve intervento di studiosi dell’ateneo.

A proposto di Alma Mater, in attesa di adottare tutti i protocolli di sicurezza necessari alla riapertura graduale di musei e collezioni, il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna propone «Una gita al Museo 2.0». Un progetto digitale sviluppato per offrire alle scuole di ogni ordine e grado un programma gratuito di didattica online. Tra i percorsi, da segnalare le collezioni di anatomia umana del Settecento nel museo di Palazzo Poggi, con un focus particolar­e rivolto all’incredibil­e collezione di ostetriran­no cia. E un viaggio nel tempo alla scoperta dell’evoluzione umana tra Darwin e il naturalist­a francese Lamarck, anche lui convinto che le specie si modificass­ero in base alle loro abitudini di vita e all’ambiente ma con modalità diverse da quelle descritte dal primo. Tra gli itinerari che sapresto disponibil­i figura anche quello dedicato ai grandi viaggi e alle scoperte geografich­e.

I percorsi virtuali, tutti girati all’interno delle sedi museali universita­rie, sono stati pensati come un completame­nto delle lezioni a distanza e trattano di temi scientific­i, storici e artistici in modo semplice, con un focus sui reperti museali. Per i più piccoli è disponibil­e, per esempio, «I fossili e i processi di fossilizza­zione», che affronta anche il caso dell’antico mare pietrifica­to di Bolca, nelle Prealpi veronesi. Attraverso l’analisi di reperti della collezione di geologia del museo Capellini vengono introdotti, nella prima parte, alcuni concetti chiave della geologia e della paleontolo­gia, mentre nella seconda viene affrontato il tema dei diversi processi di fossilizza­zione di un organismo.

Ogni percorso è modulare ed è composto da due video di quindici minuti che possono essere fruiti singolarme­nte o in abbinament­o. Il progetto è in costante aggiorname­nto e sarà arricchito con nuovi video disponibil­i nella sezione del sito www.sma.unibo.it «Una gita al Museo 2.0» e nella playlist dedicata sul canale YouTube dell’università. Il sistema è inoltre impegnato in altri due progetti nati a seguito della chiusura delle sedi museali. «#SMAllvideo» è un programma di rubriche video per raccontare i musei e le collezioni Unibo sul web, e «Oggi imparo a…» è una nuova sezione del sito dove vengono proposte attività didattiche facilmente replicabil­i a casa con tutta la famiglia.

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Il documentar­io «Il vegetarian­o» di Roberto San Pietro è stato girato nelle campagne emiliane

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