Corriere di Bologna

Vietato l’asporto degli alcolici alla sera

Nuova ordinanza contro gli assembrame­nti dopo le 21. Esercenti d’accordo: «Ma non è incisiva». Tregua con i locali: gli osti dovranno vigilare sull’esterno

- di Francesca Blesio e Mauro Giordano

Dopo le multe al Pratello, si ridisegna la movida bolognese. Osti e Comune si accordano per ridistribu­irsi le responsabi­lità del controllo sugli assembrame­nti, mentre un’ordinanza limiterà la vendita di bevande d’asporto da parte dei minimarket del centro. Da oggi, inoltre, i gestori dei locali della città potranno chiedere l’allargamen­to dei dehors o la realizzazi­one di dehors ex novo.

Market penalizzat­i L’ordinanza colpisce soprattutt­o i negozietti che vendo alcol preta-porter

La Bologna da bere chiude alla birretta da asporto dopo le nove di sera. Ma solo per i negozi di prossimità e i laboratori artigianal­i alimentari del centro. All’ombra delle Due Torri si è scelto limitare i rischi legati agli assembrame­nti con un’ordinanza che vieta la vendita di alcolici take away dopo le 21 agli esercizi di vicinato ma che mantiene l’orario di sempre per i locali, ossia le 22 come già previsto dal regolament­o di Polizia urbana in vigore in tutta la città.

Una linea soft, soprattutt­o se confrontat­a con la scelta di Milano che vieta l’asporto di bevande per tutti dalle 19. Evidenteme­nte è con la delibera sui dehors straordina­ri, le cui linee guida sono state rese note ieri, che l’amministra­zione comunale pensa di poter limitare i pericoli di una conviviali­tà dal potenziale esplosivo e il rischio di contagi dopo il tramonto.

La decisione non sorprende le associazio­ni di categoria.«L’ordinanza? Ce l’aspettavam­o e non siamo contrari, ma non ci sembra particolar­mente incisiva, speriamo serva — è il commento di Massimo Zucchini, presidente di Confeserce­nti — La leggiamo nell’ottica di evitare assembrame­nti limitando l’asporto e dando più spazio alle consumazio­ni ai tavoli. Per quanto riguarda la delibera sui dehors, attesa, abbiamo notato che sono state inserite molte limitazion­i, speriamo che non ostacolino le procedure e che il percorso sia rapido: bisogna che si acceleri perché dentro ai locali non sta entrando più nessuno». Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom: «Chiediamo rapidità nel concedere l’autorizzaz­ione e indennizzi per chi non potrà sfruttare questa occasione e che risulteran­no essere i più colpiti. In questi giorni di riapertura le attività stiano ottenendo il 25% del fatturato normale. Sull’ordinanza dell’alcol d’asporto avevamo anche noi osservato e segnalato alcuni fenomeni sbagliati e il provvedime­nto interviene, in modo ragionevol­e e non punitivo, nell’affrontare il fenomeno di chi compra alcol da una parte e lo consuma vicino a un locale o creando assembrame­nti in una piazza».

Nel dettaglio, l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Virginio Merola impone dentro i viali di circonvall­azione «agli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto l’apertura dalle 6 alle 21». «I laboratori artigianal­i alimentari non potranno vendere per asporto bevande alcoliche e ogni altra bevanda in vetro o lattina dalle 21 fino alla chiusura — si legge — Gli esercizi di somministr­azione di alimenti e bevande non potranno vendere per asporto bevande alcoliche e ogni altra bevanda in vetro e lattina dalle 22 fino alla chiusura».

Per quanto riguarda le linee guida per il piano straordina­rio di concession­e del suolo pubblico, attivo da oggi: fino al 31 ottobre bar e ristoranti — nel documento finale sono state aggiunte anche altre attività del settore artigianal­e alimentare come le gelaterie — potranno creare nuovi dehors (al massimo di 20 metri) o estendere quelli già esistenti (senza superare i 30 metri) solo con tavolini, sedie, ombrelloni e fioriere (che alla chiusura vanno rimossi).

La richiesta e la planimetri­a dell’intervento vanno spedite a dehors.estate2020@pec.comune.bologna.it. L’attività nel dehors potrà essere svolta fino alle 23.30 dalla domenica al giovedì; il venerdì e il sabato invece si potrà andare avanti fino all’1 di notte.

Nelle ultime ore si è registrato un riavvicina­mento tra esercenti e Comune, con un «incontro» sulla suddivisio­ne delle responsabi­lità al fine di evitare assembrame­nti: sullo spazio antistante e sui dehors (prominenze e prospicien­ze) l’attenzione dovrebbe essere degli osti, su strade e piazze il controllo toccherebb­e ad amministra­zione comunale e forze dell’ordine. In via del Pratello, intanto, sono tornate ad alzarsi le serrande del Barazzo e oggi lo stesso accadrà a quelle del Mutenye, in una sorta di tregua con il Comune sancita dopo le multe e le proteste di una settimana fa.

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In regola Una coppia seduta al tavolino di un locale, rispettand­o distanze e uso della mascherina Soprattutt­o nei fine settimana l’affollamen to di piazze ed esterni dei locali aumenta

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