Vietato l’asporto degli alcolici alla sera
Nuova ordinanza contro gli assembramenti dopo le 21. Esercenti d’accordo: «Ma non è incisiva». Tregua con i locali: gli osti dovranno vigilare sull’esterno
Dopo le multe al Pratello, si ridisegna la movida bolognese. Osti e Comune si accordano per ridistribuirsi le responsabilità del controllo sugli assembramenti, mentre un’ordinanza limiterà la vendita di bevande d’asporto da parte dei minimarket del centro. Da oggi, inoltre, i gestori dei locali della città potranno chiedere l’allargamento dei dehors o la realizzazione di dehors ex novo.
Market penalizzati L’ordinanza colpisce soprattutto i negozietti che vendo alcol preta-porter
La Bologna da bere chiude alla birretta da asporto dopo le nove di sera. Ma solo per i negozi di prossimità e i laboratori artigianali alimentari del centro. All’ombra delle Due Torri si è scelto limitare i rischi legati agli assembramenti con un’ordinanza che vieta la vendita di alcolici take away dopo le 21 agli esercizi di vicinato ma che mantiene l’orario di sempre per i locali, ossia le 22 come già previsto dal regolamento di Polizia urbana in vigore in tutta la città.
Una linea soft, soprattutto se confrontata con la scelta di Milano che vieta l’asporto di bevande per tutti dalle 19. Evidentemente è con la delibera sui dehors straordinari, le cui linee guida sono state rese note ieri, che l’amministrazione comunale pensa di poter limitare i pericoli di una convivialità dal potenziale esplosivo e il rischio di contagi dopo il tramonto.
La decisione non sorprende le associazioni di categoria.«L’ordinanza? Ce l’aspettavamo e non siamo contrari, ma non ci sembra particolarmente incisiva, speriamo serva — è il commento di Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti — La leggiamo nell’ottica di evitare assembramenti limitando l’asporto e dando più spazio alle consumazioni ai tavoli. Per quanto riguarda la delibera sui dehors, attesa, abbiamo notato che sono state inserite molte limitazioni, speriamo che non ostacolino le procedure e che il percorso sia rapido: bisogna che si acceleri perché dentro ai locali non sta entrando più nessuno». Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom: «Chiediamo rapidità nel concedere l’autorizzazione e indennizzi per chi non potrà sfruttare questa occasione e che risulteranno essere i più colpiti. In questi giorni di riapertura le attività stiano ottenendo il 25% del fatturato normale. Sull’ordinanza dell’alcol d’asporto avevamo anche noi osservato e segnalato alcuni fenomeni sbagliati e il provvedimento interviene, in modo ragionevole e non punitivo, nell’affrontare il fenomeno di chi compra alcol da una parte e lo consuma vicino a un locale o creando assembramenti in una piazza».
Nel dettaglio, l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Virginio Merola impone dentro i viali di circonvallazione «agli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto l’apertura dalle 6 alle 21». «I laboratori artigianali alimentari non potranno vendere per asporto bevande alcoliche e ogni altra bevanda in vetro o lattina dalle 21 fino alla chiusura — si legge — Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande non potranno vendere per asporto bevande alcoliche e ogni altra bevanda in vetro e lattina dalle 22 fino alla chiusura».
Per quanto riguarda le linee guida per il piano straordinario di concessione del suolo pubblico, attivo da oggi: fino al 31 ottobre bar e ristoranti — nel documento finale sono state aggiunte anche altre attività del settore artigianale alimentare come le gelaterie — potranno creare nuovi dehors (al massimo di 20 metri) o estendere quelli già esistenti (senza superare i 30 metri) solo con tavolini, sedie, ombrelloni e fioriere (che alla chiusura vanno rimossi).
La richiesta e la planimetria dell’intervento vanno spedite a dehors.estate2020@pec.comune.bologna.it. L’attività nel dehors potrà essere svolta fino alle 23.30 dalla domenica al giovedì; il venerdì e il sabato invece si potrà andare avanti fino all’1 di notte.
Nelle ultime ore si è registrato un riavvicinamento tra esercenti e Comune, con un «incontro» sulla suddivisione delle responsabilità al fine di evitare assembramenti: sullo spazio antistante e sui dehors (prominenze e prospicienze) l’attenzione dovrebbe essere degli osti, su strade e piazze il controllo toccherebbe ad amministrazione comunale e forze dell’ordine. In via del Pratello, intanto, sono tornate ad alzarsi le serrande del Barazzo e oggi lo stesso accadrà a quelle del Mutenye, in una sorta di tregua con il Comune sancita dopo le multe e le proteste di una settimana fa.