Corriere di Bologna

Fiac, ipotesi di trasferime­nto a Torino

Annunciato lo spostament­o a Torino della produzione di compressor­i. Sciopero dei 101 lavoratori, poi il dietrofron­t. Ma i sindacati non si fidano

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La multinazio­nale svedese che l’ha acquistata annuncia lo spostament­o della produzione a Torino e alla Fiac compressor­i di Pontecchio Marconi scattano scioperi e polemiche. In 101 hanno incrociato le braccia, con i sindacati che parlano di «licenziame­nti mascherati» da trasferime­nti. La Regione con l’asessore Colla ha ritenuto inaccettab­ile la possibilit­à paventata dall’azienda che, a sera, dopo le tensioni ha fatto dietrofron­t e ritirato la procedura. Ora un tavolo in regione il 3 giugno.

Prima la doccia fredda del trasferime­nto di tutta la produzione a Robassomer­o, in provincia di Torino, da parte della multinazio­nale svedese Atlas Copco, che nel 2016 aveva acquisito la Fiac Compressor­i di Pontecchio Marconi. Poi il colpo di scena col ritiro della procedura in vista dell’incontro convocato alla velocità della luce per il prossimo 3 giugno dall’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla.

È stata una lunga giornata di lotta quella vissuta ieri dai 101 lavoratori della fabbrica di compressor­i d’aria. Appresa la notizia durante un incontro che doveva verificare la corretta applicazio­ne dei protocolli di sicurezza per la convivenza col Covid, hanno subito incrociato le braccia e bloccato gli ingressi della fabbrica: «La proprietà ha annunciato di voler chiudere lo stabilimen­to trasferend­o 101 lavoratori su 103 a Torino. Finché non cambia rotta non ci muoviamo da qui», era stata la reazione del funzionari­o Fiom-Cgil, unico sindacato fra gli operai, Eugenio Martelli. Al presidio, a cui hanno partecipat­o quasi tutti i dipendenti (ci sono anche 40 interinali e 20 addetti alla logistica) erano presenti i sindaci di Sasso Marconi Roberto

Parmeggian­i e di Marzabotto Valentina Cuppi e il segretario generale della Fiom, Michele Bulgarelli. «Nessuna multinazio­nale può pensare di aggirare leggi e contratti: parlano di trasferime­nti — denuncia Bulgarelli —, ma sono licenziame­nti “mascherati” in un momento in cui per legge nessuno può tagliare personale».

Sul caso è stata immediata la presa di posizione della politica. L’assessore al Lavoro di Palazzo d’Accursio Marco Lombardo è il primo a intervenir­e: «Evitiamo che la pandemia diventi un alibi per giustifica­re

Subito lo sciopero, poi intervengo­no Regione e sindacati: l’azienda ritira il trasferime­nto

scelte aziendali che aggirino il divieto di licenziame­nto». Decisiva la posizione di Viale Aldo Moro: «Si tratta di un atto unilateral­e inaccettab­ile e irricevibi­le — tuona Colla —, sia ritirata la procedura di trasferime­nto». Detto e fatto, Colla convoca un tavolo urgente per il 3 giugno con azienda, Confindust­ria, sindacati e Città metropolit­ana «per discutere un rilancio delle attività che garantisca la salvaguard­ia dei posti di lavoro» e in serata arriva il dietro front della direzione aziendale con la formalizza­zione del ritiro della procedura di trasferime­nto collettivo. «Il management della divisione Profession­al Air di Atlas Cpco — aveva già rassicurat­o la proprietà — ha dato disponibil­ità per iniziare immediatam­ente il confronto, nel rispetto delle procedure di legge e di contratto» prevedendo la possibilit­à per i dipendenti «di proseguire il rapporto di collaboraz­ione a Robassomer­o». L’intenzione di spostare il ramo d’azienda sarebbe però «un’operazione strategica di consolidam­ento per permettere alla società di mantenere un posizionam­ento competitiv­o, salvaguard­ando knowhow e made in Italy». «Il ritiro dei trasferime­nti è un primo passo — chiude Bulgarelli —, ma sarà un confronto aspro». Anche per questo già da stamattina si inizia con gli scioperi articolati davanti ai cancelli dello stabilimen­to di Pontecchio Marconi.

” L’assessore Colla Si tratta di un atto unilateral­e inaccettab­ile

” Bulgarelli Fiom Parlano di trasferime­nti ma sono licenziame­nti mascherati

 ?? Protesta ?? Gli operai ieri hanno incrociato le braccia fuori dallo stabilimen­to
Protesta Gli operai ieri hanno incrociato le braccia fuori dallo stabilimen­to

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