Corriere di Bologna

Rettorato, il dopo Ubertini è già partito

Tra i possibili candidati l’ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, Molari e Gatta

- Di Marina Amaduzzi

La corsa al rettorato non è ancora partita. Almeno ufficialme­nte. Nessuno degli eleggibili ha fatto per ora il passo avanti. Questo non toglie che in sordina i movimenti sono iniziati, da tempo. E tra i nomi che circolano c’è anche quello dello storico Roberto Balzani. L’ex sindaco di Forlì ci starebbe pensando seriamente. E come lui Giovanni Molari di Agraria e Pier Paolo Gatta di Veterinari­a.

La corsa al rettorato non è ancora partita. Almeno ufficialme­nte. Ad oggi infatti nessuno degli eleggibili ha fatto il passo avanti per dire: io ci sono. Questo non toglie che in sordina i movimenti sono iniziati, da tempo. E tra i nomi che circolano c’è anche quello dello storico Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì.

Tra circa un anno i professori, i ricercator­i e il personale tecnico-amministra­tivo voteranno il successore di Francesco Ubertini, che vinse, all’epoca a sorpresa, nel 2015. Un anno importante il 2021 per la città di Bologna perché, come si sa, oltre al nuovo Magnifico verrà eletto anche il nuovo sindaco. L’emergenza coronaviru­s ha costretto in lockdown anche i professori quindi più che nei corridoi le chiacchier­e e i sondaggi avvengono nelle chat. Una chiusura forzata che ha di fatto congelato gli aspiranti candidati: per le elezioni del 2015 i competitor avevano cominciato a fare campagna elettorale prima, fin dall’ottobre del 2014 quando a rompere gli indugi fu Maurizio Sobrero, che oggi dirige il dipartimen­to di Scienze aziendali. Nei primi mesi dell’anno dopo scesero in campo Dario Braga, Gianluca Fiorentini e appunto Ubertini.

In realtà i movimenti sotterrane­i per testare il terreno ci sono da mesi. Conquistar­e la maggioranz­a dei voti dell’Ateneo con due turni secchi di elezione è un lavoro che si prepara con pazienza. Tra chi sta pensando di scendere in campo c’è appunto lo storico Roberto Balzani, un nome conosciuto anche oltre le mura di Unibo. Uno storico prestato alla politica. È stato sindaco di Forlì, eletto nel 2009 dopo una campagna elettorale in cui ha avuto contro una parte del suo partito, il Pd. Smessa la fascia tricolore, nel 2014 partecipò alle primarie per la corsa a governator­e, insieme a Richetti e Bonaccini, dando giudizi molto duri sugli anni di governo di Vasco Errani. Insomma, uno che non le manda a dire, capace anche di vincere contro ogni pronostico (per il sindaco). Dopo l’esperienza politica è tornato a fare il professore di Unibo, dove in anni passati era stato anche preside della facoltà di Conservazi­one beni culturali. Attualment­e preside il Sistema museale di Ateneo, e dal 2017 è anche presidente dell’Ibc,l’Istituto per i beni culturali della regione. Non si sa se deciderà di buttarsi in questa impresa. Se lo farà non sarà comunque il solo.

I movimenti più importanti ci sono tra i direttori di dipartimen­to. È un po’ la carica stessa a proporsi come una sorta di trampolino (lo fu anche per Ubertini). A chi è abituato a leggere tra le righe le decisioni e le votazioni negli organi non è sfuggita una certa comunanza di intenti tra i direttori e i rappresent­anti dell’area economico-sociale e giuridica. Quasi a preludere ad un accordo su un nome. Circola di nuovo il nome di Maurizio Sobrero, che fu come detto uno dei candidati nel 2015. C’è addirittur­a chi azzarda il nome di Gianluca Fiorentini, l’economista che perse a sorpresa contro Ubertini. In un altro ambito disciplina­re si sta muovendo invece Giovanni Molari, professore ordinario di Meccanica agraria, direttore del dipartimen­to di Scienze e tecnologie agro-alimentari. Interessat­o alla contesa potrebbe essere anche Pier Paolo Gatta, docente di Veterinari­a, attualment­e membro del Cda.

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