Abass e lo spiraglio Eurolega Così nasce la Virtus del futuro
Da Teodosic a Markovic e Ricci, i bianconeri ripartono da 8 conferme L’esterno di Brescia è il primo obiettivo. Ma tutto dipende dalla Coppa
È stata la stagione dei rimpianti per la Virtus. Da quelli per il campionato troppo frettolosamente sospeso a un’Eurocup che avrebbe potuto essere la porta d’accesso più diretta all’Eurolega. L’ad Luca Baraldi l’ha definita «Una stagione da 10», che sebbene interrotta sul più bello ha posto le basi per un futuro brillante.
Gli investimenti della proprietà Segafredo — a cominciare dal fiore all’occhiello Milos Teodosic — sono stati messi a frutto perfettamente dal dg Paolo Ronci e dall’allenatore Sasha Djordjevic in fase di assemblaggio della squadra. Lo ha testimoniato il campo, con una prima metà di stagione travolgente e un’unica flessione a inizio febbraio quando si sono accavallati impegni frequenti e di alto livello come la tripletta
Cournooh in scadenza può rinnovare, Come Delia che ha accordo con uscita al 15 giugno
Partizan, Tenerife, Venezia in Coppa Italia.
Otto giorni che potevano far vacillare le certezze, una paura spazzata però via dalla partita di un mese dopo a Belgrado, dopo un interminabile tiramolla proprio nel momento in cui la pandemia stava scoppiando, nella quale è stato travolto il Darussafaka con una prova di forza da 106 punti segnati. È stata, quella del 5 marzo, l’ultima partita giocata della stagione 201920, ma anche quella che ha fotografato meglio i valori tecnici e caratteriali della Virtus. Ed è da qui che si ripartirà per la nuova annata, da queste fondamenta e dalla chimica del gruppo. Perché ci sono già otto giocatori sotto contratto e sicuri di conferma (Teodosic, Markovic, Pajola, Weems, Ricci, Baldi Rossi, Hunter, Gamble), più Delia che ha accordo con uscita al 15 giugno ma con chance di restare e Cournooh in scadenza e a sua volta con possibilità di rinnovo.
Le strategie dipenderanno da quale coppa si disputerà. In questo momento si è destinati all’Eurocup, ma la richiesta di wild card in Eurolega in caso di defezione di qualcuna delle 18 aventi diritto, o di un allargamento a 20 squadre, è stata formulata e sotto sotto si continua a covare una speranferta za. Chiaro che a seconda della competizione ci sarebbero diverse strategie e anche risorse economiche. In attesa di saperlo, il mercato della Segafredo è in questo momento concentrato su un solo nome, quello di Awudu Abass. Il 27enne esterno azzurro è un obiettivo, già dalla passata stagione, a prescindere da Eurolega o Eurocup. Le parti sono in contatto da tempo, ma la distanza fra domanda e ofè in questo momento ancora ampia. Si lavora comunque su questo tavolo, mentre per il resto non c’è fretta e bisognerà probabilmente attendere la metà di giugno, quando ci sarà maggiore chiarezza sulle coppe.
Di base sono due le caselle che la Segafredo ha necessità di coprire: quella dell’ala piccola (Abass appunto) e quella della guardia tiratrice che rimpiazzerà Frank Gaines, un giocatore con punti nelle mani e maggiore continuità soprattutto al tiro pesante rispetto all’ex giocatore di Cantù. In caso di Eurocup il roster potrebbe anche completarsi con questi due innesti, lasciando una porta aperta a qualche occasione italiana nel settore lunghi, vedi Tessitori che al momento ha pretese economiche non allineate a quelle del club. Negli ultimi giorni è circolato il nome del 32enne pivot serbo Miroslav Raduljica, ma l’ipotesi di inserire un grosso calibro vicino a canestro verrebbe presa in considerazione solo nel caso si aprissero le porte dell’Eurolega.