Troppo caldo e rischio infortuni Ora il Bologna si allena di mattina
E per la ripresa può saltare la partita prevista alle 16.30
Nel calcio che ha ritrovato le partitelle e i contrasti dopo due mesi e mezzo di stop e che si appresta a trovare un modo per concludere il campionato in piena estate, la gestione dello sforzo e dell’intensità è un tema principale per gli allenamenti e per le future partite: anche per questo motivo il Bologna ha cambiato la sua routine.
Dopo la seduta di lunedì pomeriggio, disputata con oltre 30 gradi e un’elevata umidità, nonostante si fosse posticipato l’inizio alle ore 17.15, ieri lo staff di Sinisa Mihajlovic ha optato per un allenamento mattutino iniziato attorno alle ore 10 e finito prima di mezzogiorno e oggi il gruppo godrà di un giorno di riposo: si tornerà a lavorare domani, quando dovrebbe rientrare in gruppo anche Gary Medel dopo il lieve acciacco dei giorni scorsi.
L’orario dell’allenamento sarà ancora mattutino, con inizio alle 10.30, proprio nell’ottica di evitare le ore più calde della giornata e magari di fare i conti in seguito con certe temperature, se il campionato dovesse prevedere partite pomeridiane in estate: con le gambe che non girano ancora al 100%, dopo due allenamenti alla vecchia maniera si è preferito far tirare un po’ il fiato al gruppo rossoblù (che ieri si è sottoposto, secondo protocollo, al quarto giro di tamponi).
Sul tema della ripresa dopo lo stop ieri è intervenuto all’emittente napoletana Radio Punto Nuovo il membro Aic della commissione medica Figc Walter Della Frera: «Dal mio punto di vista, senza amichevoli, uno stop prolungato potrebbe portare ad un alto rischio di infortuni». Ecco perché soprattutto in questa fase tutti gli staff medici stanno centellinando sforzi, allenamenti e intensità delle varie sedute, ripartendo in modo graduale e senza forzature.
Un’altra questione molto aperta riguarda gli orari delle partite alla ripresa della serie A, con lo slot eventuale delle 16.30 contestato dai giocatori e probabilmente destinato a saltare: «Nel protocollo non siamo entrati nella definizione degli orari delle gare — ha proseguito Della Frera — ma giocare ad un orario caldo, ogni tre giorni, può portare a disidratazione e ad altri fattori che abbassano il rendimento». E’ stato uno dei temi affrontati nel Consiglio di Lega Serie A di ieri pomeriggio, dato che il potenziale slot delle 16.30 per la ripresa del campionato ha trovato l’opposizione dell’Assocalciatori: anche ieri dirigenti dell’Aic hanno richiesto che non si giochi prima delle 18.
Sul piatto del Consiglio di Lega anche i rapporti tormentati con i broadcaster che detengono i diritti del campionato (è stato chiesto alla tv il rispetto dei contratti e il pagamento delle cifre pattuite) e le modalità di ripartenza della A: per quest’ultima questione la data chiave è quella di domani, quando alle ore 18.30 si incontreranno il governo, in primis il ministro dello Sport Spadafora, il presidente della Figc Gravina e il numero uno di Lega Serie A Dal Pino, al punto che il Consiglio di Lega si aggiornerà venerdì mattina sul tema.