Agrifood Bic investe sull’high-tech
Il progetto
Agrifood Bic (Business Innovation Center), ha selezionato la prima start-up cui ha destinato un importante investimento in termini economici, di crescita e di sperimentazione. Il polo di innovazione multiaziendale fondato a Bologna da grandi aziende agroalimentari del territorio (tra cui Granarolo, Eurovo e Conserve Italia), ha quindi deciso di indirizzare le prime risorse sul progetto di Cynomys s.r.l., realtà genovese fondata da Enrico Carta, Fabiana Surace e Ambra Milani. La startup ha brevettato un’innovativa soluzione digitale per il monitoraggio ambientale e l’analisi dei consumi in allevamento. Ha sviluppato un unico dispositivo che attraverso una piattaforma in cloud permette di tenere sotto controllo tutti i parametri che influenzano il benessere animale e la produttività in un allevamento. Importanti saranno i test in allevamenti, diversi fra loro per tipologia di animali e tipologia di prodotto e Agrofood affiancherà la start up in questa sperimentazione.
«La strategia Farm to fork del Green deal ha evidenziato l’importanza di avere sistemi alimentari sostenibili, robusti e resilienti che funzionino anche in caso di pandemia — ha commentato il presidente di Agrofood Bic e Granarolo Gianpiero Calzolari — Sarà fondamentale che agricoltori e allevatori evolvano verso metodi che riducano l’impatto ambientale garantendo la loro produzione. Per affrontare queste sfide, il settore dell’allevamento dovrà fare ulteriore affidamento su innovazioni tecnologiche che permettano di ridurre le emissioni dei gas serra in atmosfera, migliorando sempre più lo stato di salute degli animali. Le soluzioni sviluppate da Cynomys potrebbero rivelarsi utilissime per raggiungere questi obiettivi e in parallelo potrebbero trovare nuove applicazioni anche in ambienti di lavoro chiusi e più esposti all’arrivo di virus. Ci aspettiamo grandi cose da questa collaborazione». «Da questa proficua collaborazione — gli fa eco il ceo di Cynomys Enrico Carta — ci aspettiamo di contribuire all’eccellenza del settore agroalimentare e del Made in Italy in particolare, grazie all’alta tecnologia. Il benessere animale è la nostra priorità: in quest’ottica siamo stati una delle prime aziende a livello europeo a investire in allevamenti alternativi».