Tra i nuovi Cavalieri del lavoro i romagnoli Ottolenghi e Martini
Gli imprenditori (logistica portuale e alimentari) nominati da Mattarella
Gli imprenditori emilianoromagnoli Luciano Martini e Guido Ottolenghi sono tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questa epoca di coronavirus.
Martini e Ottolenghi sono stati insigniti su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, di concerto con la ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova.
Luciano Martini, ravennate classe 1938, è fondatore e presidente di Unigrà, società di Conselice leader nella trasformazione e vendita di grassi alimentari e semilavorati per il settore alimentare. La sua avventura imprenditoriale, che oggi conta 1.000 dipendenti e una distribuzione in tutto il mondo, inizia nel 1963, quando apre una attività per il confezionamento di strutto, a cui affiancherà molto presto la lavorazione di grassi vegetali, margarine, cioccolato e surrogati del cioccolato.
Unigrà nasce nel 1972 ma è dagli anni Novanta che assume una dimensione internazionale con la costituzione di diverse società di distribuzione in Spagna e in Russia per poi penetrare, negli anni, in oltre 100 Paesi del mondo con 15 consociate e una quota export del 40%.
Guido Ottolenghi, bolognese di nascita e classe 1966, è stato invece presidente di Confindustria Ravenna e Confindustria Romagna. Dal 1994 è alla guida dell’azienda di famiglia: la Petrolifera Italo Rumena, holding del gruppo Pir, fondata nel 1920 da un gruppo di soci italiani e rumeni all’epoca in cui la Romania figurava fra i maggiori Paesi produttori al mondo di petrolio. Attualmente Petrolifera Italo Rumena, con terminal a Ravenna, Genova, Valona (Albania) e Zarzis (Tunisia), occupa 275 dipendenti ed è fornitore di servizi logistici industriali specializzato nello stoccaggio, movimentazione e distribuzione di prodotti petroliferi, chimici, alimentari, biocombustibili nonché di merci secche e prodotti confezionati.
Istituito nel 1901, il titolo di Cavaliere del Lavoro è un riconoscimento per i risultati raggiunti nell’attività di impresa, nella creazione di sviluppo e di posti di lavoro, ma soprattutto per l’impegno ad una responsabilità etica e sociale diretta al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese che viene conferito ogni anno dal Quirinale in occasione della Festa della Repubblica Italiana ai cittadini nati sul territorio nazionale, anche se residenti all’estero. L’azione dei Cavalieri del Lavoro si ispira, infatti, alla solidarietà, al merito e ai valori del lavoro e si esplica, sia individualmente che come insieme, attraverso l’adozione, nelle proprie aziende, di corrette relazioni industriali e di innovativi modelli di welfare.
La conditio sine qua non per ricevere l’attestazione sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa, e per almeno vent’anni, con autonomia e responsabilità, dando un contributo di rilievo allo sviluppo economico e produttivo.
Ad oggi, comprese le ultime investiture, i beneficiari dell’onorificenza al merito sono stati 2.822.