Treni e turismo L’asse adriatico Bonaccini-Zaia
Zaia lancia la proposta. Corsini: «Siamo allineati. Sulla BolognaRimini in estate serve il 100%»
Nel giorno in cui cadono i divieti di spostamenti fra regioni, deflagrano due temi: il traporto pubblico locale, treni in testa, e il rilancio del turismo. Con un inedito asse Emilia-Veneto su entrambi i fronti. Sul traporto pubblico le due Regioni faranno pressing per tornare alle capienze originarie. Stessa alleanze sul turismo per rilanciare l’alto Adriatico. Gli albergatori sotto le Due Torri disperati: «Serviranno due anni per tornare alla situazione pre Covid».
Nel giorno in cui cadono i divieti di spostamenti fra regioni, deflagrano due temi: la situazione del traporto pubblico locale, treni in testa, e il rilancio del turismo. Con un inedito asse Emilia-Veneto su entrambi i fronti. «Scriverò a Bonaccini — ha detto ieri il collega della Regione Veneto, Luca Zaia — per avere una presa di posizione comune fra Regioni sul tpl: bisogna tornare alle capienze originarie». La risposta è arrivata dall’assessore ai Trasporti, Andrea Corsini, preoccupato soprattutto per quello che accadrà, fra qualche settimana, sui treni che portano in riviera: «Siamo perfettamente allineati — ha detto Corsini — chiediamo anche noi di togliere il limite di occupazione sui mezzi, perché a settembre non saremmo in grado di garantire il servizio a scuole aperte, ma il rischio c’è già per l’estate, soprattutto sulla Bologna-Rimini su cui serve il 100% dell’offerta pre Covid».
Intanto comunque da oggi alcuni treni in più inizieranno a circolare in Emilia-Romagna, anche se il salto significativo nell’offerta ci sarà solo dal 14 giugno, quando entrerà in vigore l’orario estivo. In ogni caso già da oggi circoleranno 8 Frecce in più sulla linea adriatica, saliranno a 10 le Frecce giornaliere di Trenitalia che collegano la Romagna con Milano/Venezia e Bari/ Lecce, tornerà operativa la coppia di Frecciabianca fra Ravenna e Roma. Quanto all’offerta regionale, da oggi circoleranno 4 coppie di treni in più: fra Bologna e Porretta, Modena e Mantova, Bologna e Portomaggiore, Bologna e Vignola. Anche per questi treni l’incremento consistente si avrà dal 14 giugno, quando l’offerta regionale complessiva tornerà al 90%.
Resteranno comunque in vigore tutte le regole per il distanziamento sia a bordo treno che nelle stazioni, dove sarà obbligatorio indossare la mascherina. E, novità di ieri del ministero dei Trasporti, da oggi si proverà la temperatura ai passeggeri sui treni Av e Intercity.
Non ci sarà alcun cambiamento da oggi all’aeroporto
Marconi, rimasto sempre aperto in questi mesi, ma con un unico volo giornaliero per Roma. Da domani è previsto un volo in più, programmato dalla low cost Wizz Air da Budapest a Bologna. Per vedere aumentare il traffico aereo bisognerà aspettare il 10 giugno, quando sarà introdotto un volo Air France per ParigiCharles de Gaulle e uno della Turkish airlines per Istanbul.
Una ripresa lenta che peserà molto sul turismo, alberghi in testa. «Per vedere turisti dall’estero bisognerà forse aspettare dicembre — dice il presidente degli albergatori Celso De Scrilli — e comunque per arrivare alla situazione pre Covid ci vorranno due anni. In questo momento è aperto il 50% degli hotel e quelli aperti sono occupati al 10%. Noi non chiederemo certificazioni sanitarie agli ospiti, rispetteremo le norme esistenti». Anche sul turismo si consolida l’asse emiliano-veneto. Bonaccini l’altro giorno ha annunciato: «Insieme a Veneto e Friuli-Venezia Giulia proporremo la costa dell’alto Adriatico fatta di tante spiagge e tanti ombrelloni. Promuoveremo ogni giorno questa bellissima terra».