17 nuovi positivi (e asintomatici) Uno solo in città
Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia, il dato sui nuovi contagi nella provincia di Bologna è vicinissimo allo zero, mentre calano ancora in Emilia-Romagna i malati attivi (-176) e i ricoverati nei reparti Covid (-39).
È quanto emerge dal consueto bollettino regionale sull’andamento del virus da Piacenza a Rimini, registrando nella giornata di ieri 17 nuovi casi di positività in tutto il territorio (27.877 in totale) e 13 decessi (giovedì erano stati 7), facendo così salire il numero delle vittime dall’inizio dell’emergenza a 4.176. I nuovi positivi sono stati individuati grazie allo screening regionale e sono tutti asintomatici e, oltre a Bologna, un solo nuovo caso in più è stato
diagnosticato anche nelle province di Ferrara, Cesena e nel distretto di Imola. Gli altri nuovi contagi riguardano il territorio di Parma (+7, per un totale di 3.547) e due ciascuno per Modena (arrivando così a 3.924), Piacenza (4.498) e Rimini (2.158), mentre restano invariati i numeri di Forlì (944), Ravenna (1.208) e Reggio Emilia (4.956). Per quanto riguarda invece i nuovi decessi (11 su 13 sono donne) il dato diffuso conta anche alcuni casi relativi ai giorni scorsi per i quali si attendeva l’esito del tampone e vede proprio Bologna come la più colpita con 4 vittime residenti in provincia (nessuna a Imola), seguita da Piacenza, Parma e Modena con due a testa. Zero le vittime registrate invece nelle province di Modena, Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena e da fuori regione. In tutto i decessi sono comunque arrivati a quota 4.167, mentre i tamponi effettuati raggiungono quota 347.146 (+5.436), ai quali si aggiungono 2.427 test sierologici. I casi attivi ad oggi sono invece 2.512, con le persone in isolamento che diminuiscono di 126 unità, per un totale di 2.193, mentre i ricoverati nei reparti
Covid scendono a 281, quelli in terapia intensiva a 38 (-11) e i guariti salgono a 21.198 (+180), di cui 20.579 con doppio tampone negativo e 619 che non presentano più sintomi e quindi restano per il momento solo «clinicamente guariti». I dati sull’andamento dell’epidemia lungo la via Emilia sono dunque tutto sommato positivi, ma la guardia resta alta, così come la tensione per alcuni camici bianchi. Gli ultimi a manifestare sono stati proprio ieri gli aspiranti farmacisti, psicologi, chimici e biologi, protagonisti di un flash mob in piazza Maggiore contro l’esame di Stato per l’esercizio della rispettiva professione. «Con una laurea abilitante e 900 ore di tirocinio avremmo potuto dare una mano anche noi al servizio sanitario nazionale in questo momento difficile e invece non riusciamo ancora a dare il nostro contributo» ha spiegato un neolaureato in Chimica e tecnologia farmaceutiche all’Università di Bologna, durante la manifestazione.