Il Bologna di Sinisa balla sulle punte
L’attacco ha tante opzioni e Mihajlovic le cavalcherà tutte. Palacio è la certezza, Barrow l’uomo della svolta Attesa per Sansone, ultime chance per Santander
Alla ripresa del campionato, dal 22 giugno, il Bologna ballerà sulle punte: tre centravanti per un posto, tre ragazzi in situazione opposta all’interno delle gerarchie tecniche e che, all’occorrenza e in particolari situazioni, possono anche giocare insieme. Sembra passata un’era geologica da quel 29 febbraio in cui si giocò Lazio-Bologna, ma l’ultima versione dei rossoblù sul campo prevedeva proprio Musa Barrow, Federico Santander e Rodrigo Palacio tutti insieme contemporaneamente, in un 3-4-1-2 con il gambiano rifinitore centrale e con
Tomiyasu e Sansone esterni.
Quel Bologna cercava di recuperare lo svantaggio e in corso d’opera Mihajlovic ha abituato a diverse variazioni sul tema per cercare un assetto più offensivo: ci sarà modo di sbizzarrirsi anche alla ripresa, con partite così ravvicinate, ma almeno nel 4-2-3-1 di partenza il centravanti sarà uno solo. Molto spesso, scorie fisiche permettendo, quel Palacio che veleggia verso i 38 anni e mezzo: ha segnato l’ultimo gol del 2020 del Bologna, il pari in extremis contro l’Udinese (6° centro in questa serie A), e durante il lockdown del pallone anche il tattico rossoblù Emilio De Leo ha spiegato che «con i suoi movimenti è il centravanti perfetto per il nostro tipo di calcio». El Trenza ha il contratto in scadenza il 30 giugno e le trattative per il rinnovo sono alle curve finali, ma per tutti quelli nella sua condizione — come Danilo, Da Costa e Krejci — sta arrivando l’accordo tra Aic e Lega Serie A per il prolungamento automatico al 30 agosto, che darà più tempo al club per gli annunci formali per la prossima stagione.
Chi invece deve riconquistarsi un pezzo di Bologna nel prossimo mese e mezzo è Santander: annata tormentata per il Ropero fresco di 29° compleanno, fermo al gol su rigore di Cagliari in 600 minuti di impiego, per lo più spezzoni visti i frequenti acciacchi fisici. «Ho avuto diversi infortuni, ma l’allenatore crede in me», spiegava Santander giorni fa a una radio paraguayana: serve un contributo più tangibile nelle 12 gare che restano, però, altrimenti le strade del Ropero e del Bologna al prossimo mercato potrebbero separarsi, con Favilli e la suggestione Ibrahimovic sullo sfondo.
Ma in rampa di lancio c’è soprattutto Musa Barrow, già a segno 3 volte in 7 presenze rossoblù: da centravanti, appena entrato al posto di Santander, ha deciso il derby contro la Spal, poi ha asfaltato la Roma da esterno sinistro d’attacco. Può fare entrambi, si completa alla perfezione con Palacio e per ora Mihajlovic lo ha usato soprattutto in fascia ma la sua evoluzione naturale è quella di centravanti: la sua freschezza sarà un jolly, sia sul piano atletico sia sul piano tattico, da qui ad agosto.