Marronaro: «Gli investimenti possono portare dritti in Europa»
Lorenzo Marronaro, la Serie A tra due settimane torna in campo. È la decisione corretta secondo lei?
«Le istituzioni devono salvaguardare la salute di tutti però credo che sia servito troppo tempo per arrivare alla ripartenza. È giusto farlo per un sistema che altrimenti avrebbe rischiato di vivere una situazione drammatica anche economicamente».
Per il Bologna ci sarà subito la sfida con la Juventus prima in classifica.
«Non è una brutta notizia. Immaginando la voglia dei rossoblù, potrebbe essere una grande occasione a maggior ragione dopo una preparazione così lunga e accurata. All’inizio spesso ci sono le sorprese».
I ragazzi di Mihajlovic parlano ancora di Europa: è giusto?
«Certo. Bologna deve essere una città e una società ambiziosa. La presenza quotidiana al campo di Sinisa dopo la malattia poi è un elemento fondamentale nel lavoro del gruppo».
Si aspetta un calcio diverso dopo la ripresa?
«Tre mesi di stop sono qualcosa di impensabile: un’esperienza nuova per tutti. Poter sfruttare cinque cambi sarà positivo almeno per chi può contare su una rosa competitiva».
Ogni tanto riposerà anche
Rodrigo Palacio?
«Non lo darei per scontato: che atleta incredibile! A 38 anni fa ancora reparto da solo. Non si arriva a questi risultati senza essere professionisti di altissimo profilo e persone serie. Il Bologna fa bene a tenerselo stretto offrendo il rinnovo perché Rodrigo è anche un esempio per qualsiasi giovane che esca dal vivaio rossoblù o arrivi da un’altra squadra».
Proprio in attacco non mancano i giovani: Barrow ha avuto un impatto enorme.
«Sono state fatte tante scelte interessanti là davanti. L’arrivo di Walter Sabatini è una garanzia in questo senso. È l’uomo giusto per guardare al futuro. Penso a Barrow sul quale è stato fatto un investimento notevole: un attaccante con qualità incredibili a livello tecnico che ora deve diventare grande a Bolizzativo logna».
Continuiamo l’analisi del reparto. Cosa pensa di Santander?
«Mi sembra un ragazzo serio, ci mette l’anima ogni volta che scende in campo. Sembra scontato ma non lo è in un mondo in cui ci sono tanti esempi non proprio positivi. Personalmente ho sempre onorato la maglia e Santander mi sembra che faccia lo stesso aiutando la squadra in ogni modo. Non nego però che sul piano rea
ci si aspettasse di più. Un attaccante deve essere anche aiutato dalla squadra però alla fine vive di numeri».
Parlando anche da operatore di mercato, pensa che Riccardo Orsolini possa restare?
«Credo proprio di sì. Il Bologna è stato bravo ad acquistarlo e ora deve esserlo altrettanto a tenerselo stretto a meno che non arrivi davvero un’offerta folle che ti permetta di investire su altri due grandi talenti. Uno come Orsolini è un tassello importante per una squadra che punta all’Europa League e magari in un futuro prossimo anche alla Champions».
Non sarà un sogno troppo grande?
«L’Atalanta ha dimostrato che si può fare. Perché non deve riuscirci anche il Bologna? Sono convinto che in futuro torneremo a viaggiare all’estero per seguire i rossoblù. Intanto ho letto che si fanno passi avanti per la ristrutturazione del Dall’Ara quindi per la festa dei 120 anni mi aspetto di scendere in campo in uno stadio completamente nuovo per celebrare il compleanno dei rossoblù. Sarebbe importante che le ambizioni di Joey Saputo riuscissero ad avere la meglio sulla burocrazia italiana».
” Rodrigo show Che atleta incredibile A 38 anni fa ancora reparto da solo, giusto allungargli il contratto
” I gol del Ropero Dà tutto quando gioca e questo gli fa onore ma una punta vive anche di numeri e gol segnati