Nidi e materne, il saluto finale in solitaria
Norme ferree per il rito di passaggio dei piccoli. Durata massima: 30 minuti
Il sindaco Merola aveva detto che non sarebbe stata una «festa» ma un momento educativo. Il saluto finale dei bambini dell’ultimo anno di nidi e materne sarà infatti in solitaria con collaboratrici e maestre e al massimo a gruppi di 3 bambini, se organizzazione e spazio esterno della struttura lo consentiranno. Ieri il Comune ha diffuso il protocollo ai suoi lavoratori: dopo mesi di lontananza da scuola, rientreranno per primi i collaboratori domani, dal 15 toccherà alle maestre.
Che sia vietato creare assembramenti questo lo si sa, ma per evitare qualunque tipo di problema Palazzo d’Accursio ha previsto che, nel «rito» di passaggio per l’ultimo anno di nidi e materne, i bambini salutino le loro maestre nel giardino della scuola da soli, accompagnati in questo caso anche da due adulti, o al massimo, dove le condizioni lo consentano, a gruppetti di tre accompagnati ciascuno da un solo genitore. Una «festa» finale che non sarà una festa e difatti il sindaco, annunciando la decisione la settimana scorsa, aveva sottolineato che di vera e propria festa non si poteva parlare, se mai di «momento educativo».
Comunque lo si voglia chiamare, una cosa è certa: i bambini dell’ultimo anno di nido e materna in molti casi non rivedranno nel contesto del loro nido o della loro scuola, i compagni che sono stati con loro negli anni precedenti o, tutt’al più, riusciranno a vederne due. Le regole che l’amministrazione, in rispetto delle linee guida nazionali e del Dpcm dello scorso 18 maggio, ha diffuso ieri ai rappresentanti sindacali sono ferree e prevedono che i collaboratori scolastici tornino in servizio fisicamente già da domani dopo tre mesi e mezzo di lontananza dalle strutture, e ritirino, in punti stabiliti, i kit per la protezione del personale e per la pulizia delle scuole. Gli insegnanti e gli educatori subentreranno dal 15 giugno. A quel punto le giornate tra il 15 e il 17 giugno saranno dedicate alla consegna degli effetti personali dei bambini che non sono all’ultimo anno di ciascun ciclo. Consegna che avverrà solo previo appuntamento telefonico. Ogni 15 minuti i genitori ritireranno il materiale rimasto a scuola che troveranno «su una seggiolina collocata in giardino». Ovviamente tutte operazioni da svolgersi rigorosamente a distanza, indossando la mascherina (compresi i bimbi sopra i 3 anni) e solo se non si avranno sintomi riconducibili al Covid.
Per i bimbi che dovranno essere «festeggiati» le regole saranno le stesse, con la differenza che, sia che si tratti di incontri individuali sia che si tratti di incontri a gruppi di tre, avranno a disposizione con collaboratori e insegnanti 30 minuti di «colloquio», dopo i quali dovranno essere previsti «15 minuti per le operazioni di sanificazione delle superfici utilizzate». Il Comune poi chiede che, compatibilmente alle strutture, laddove, grazie allo spazio, sarà possibile fare più incontri contestualmente, siano differenziate l’entrata e l’uscita. Insomma, un protocollo rigidissimo per un progetto che Palazzo d’Accursio ha battezzato: «Incontriamo la
” L’amministrazione L’incontro reale con lo sguardo e la voce sarà emozionante, rimarrà nel ricordo di tutti
” Mazzoni (Pd) Bisogna provare fino all’ultimo a riaprire le materne, con i nidi poi i tempi sono più distesi
scuola/il nido in giardino». «L’incontro reale con lo sguardo, la voce, la gestualità dell’altro sarà sicuramente emozionante e proprio per questo rimarrà nel ricordo di tutti», ha messo nero su bianco l’amministrazione comunale.
Intanto parallelamente la Ies, prossima allo scioglimento, sta comunque studiando un piano per la riapertura dei giardini delle materne per tutti i bambini. Ipotesi che il Pd ha sollecitato ieri in consiglio attraverso Federica Mazzoni: «Mi rendo conto che i tempi e le modalità sono molto stretti — ha detto Mazzoni nell’Aula virtuale — ma è bene provarci fino all’ultimo per cercare di dare il tempo scuola che si potrà prima di settembre, anche per sperimentare già da ora le nuove modalità. Stesso discorso, ma con più agio di tempo, riguarda la riapertura dei nidi: il Comune ha aperto le iscrizioni ai nidi a luglio in piena pandemia e finalmente è arrivato il parere del comitato tecnico scientifico. Ecco, ora ci siamo, bisogna dare una risposta alle famiglie».