Centri estivi, 110 gestori e corsa ai posti
Il Comune apre le iscrizioni, corsa al posto In tutta l’ Emilia attività nei nidi dal 22 giugno
Si è aperto ieri il bando per i centri estivi ed è stata subito corsa al posto da parte delle famiglie. Potranno essere accolti 5.500 bambini, quest’anno distribuiti su 110 sedi a causa delle regole ferree. E la Regione: «Attività estive dal 22 anche per la fascia 0-3».
Dopo 110 giorni senza scuola e senza servizi per l’infanzia, ieri il Comune ha aperto il bando per le famiglie per i centri estivi post Covid-19. E i genitori, che attendevano da tempo di poter iscrivere i figli, già dal primo pomeriggio si sono lanciati in una vera e propria «corsa» per accaparrarsi un posto, trasformando la giornata di ieri in una sorta di «click day». L’amministrazione, che aveva fatto un sondaggio attraverso Fondazione Innovazione Urbana per rendersi conto della mole delle domande, ha garantito 5.500 posti, come l’anno scorso: bisognerà vedere se risponderanno alle esigenze delle famiglie in questa estate decisamente fuori dalla norma. Se si creassero liste d’attesa, l’amministrazione ha comunque stabilito dei criteri di precedenza. «In realtà — ha detto l’assessora alla Scuola Susanna Zaccaria — non sappiamo se ci saranno più domande dello scorso anno, sentiamo anche tanti che non iscriveranno i loro figli».
Intanto i primi gestori (ad oggi sono 29) riapriranno alla spicciolata a partire dal 22 giugno, ma il bando (sia per le famiglie che per gli stessi gestori) resterà aperto anche dopo la finestra del 19 giugno per consentire di iscriversi strada facendo, visto che alcuni centri resteranno aperti fino all’11 settembre. Rispetto all’anno scorso, per garantire il rispetto delle regole di contrasto alla diffusione del coronavirus, le sedi sono quasi raddoppiate, passando dalle 58 dell’anno scorso alle 110 di quest’estate.
Sul tema delle tariffe, che in molti centri estivi privati sono aumentate anche più del doppio, il Comune ha deciso di mantenere le tariffe dello scorso anno e di alzare fino ai 28.000 euro di Isee i contributi per le rette delle famiglie più bisognose. «È la novità di quest’anno, alziamo la soglia di reddito per andare incontro alle difficoltà delle famiglie», ha detto ieri il sindaco Virginio Merola. Chi rientrerà nei parametri otterrà un contributo di 84 euro a settimana per 4 settimane: una «tariffa praticamente azzerata in alcuni casi».
Aiuti che si aggiungono ai voucher regionali che valgono solo se entrambi i genitori lavorano. Il Comune ha investito in tutto 2,5 milioni per calmierare le tariffe, circa un milione verrà dal governo.
«È il momento della ripresa della socialità per bambini e ragazzi, ma anche un banco di prova per la futura ripresa dell’attività scolastica. Abbiamo aspettato, perché volevamo essere sicuri di riaprire in sicurezza: abbiamo sentito la voce di chi ci chiedeva di riaprire, ma dobbiamo anche pensare alle famiglie che sono preoccupate» per il Covid. Sul fronte sicurezza sanitaria, sarà il Comune a inviare all’Ausl l’elenco degli educatori che lavorano nei centri estivi per potere effettuare i tamponi. Ma la scelta se fare il test sarà volontaria.
Oltre ai centri estivi comunali, tra cui ci sarà anche quello organizzato dall’Istituzione Musei che si svolgerà a Villa delle Rose per i più piccoli e al Mambo con workshop e laboratori artistici per gli adolescenti, sta arrivando tutta l’offerta dei privati. E ha messo in campo le sue energie anche l’Università di Bologna che dal 22 giugno - e per tre settimane - è pronta a dare il via ai suoi centri estivi per i ragazzi tra i 9 e i 15 anni nella sede del Cusb in via del Pilastro con attività soprattutto all’aperto e nel mantenimento delle distanze di sicurezza».
Ieri in serata si è sciolto anche il nodo sui servizi estivi 0-3, rimasti per un mese e mezzo nel limbo decisionale del governo. Fino a ieri nel primo pomeriggio l’assessora Zaccaria, illustrando i centri estivi comunali, diceva: «C’è in corso un’interlocuzione molto fitta con la Regione che sta sollecitando il Governo, aspettiamo e vediamo se ci autorizzano e con che norme». Ma ieri in serata la conferma dalla Regione: «Le attività estive per la fascia 0-3 potranno partire dal 22 giugno», ha annunciato la vice di Bonaccini con delega al Welfare, Elly Schlein. La Regione ha già messo a punto il protocollo, lo sta cesellando e integrerà il protocollo già attivo per la fascia 3-6 con la fascia 0-3. Potranno garantire queste attività i nidi pubblici e i privati convenzionati. A questo punto a Bologna bisognerà capire se il Comune richiamerà in servizio le educatrici comunali, visto che il servizio estivo è tradizionalmente previsto fino al 21 luglio, e se troverà l’accordo con i sindacati.