Corriere di Bologna

La Regione fa i conti sui metri quadri

- Da. Cor. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La Regione ha convocato gli «stati generali» per la ripartenza della scuola a settembre. Presto una mappatura di tutte le strutture e la ricerca di nuovi spazi, quando sarà fatto il punto sui metri quadri necessari a ogni studente. Salomoni: «La scuola è una priorità».

«Credo ci sia un bisogno del Paese di riaprire le porte delle scuole prima possibile, bisogna far tornare i ragazzi, il 25 settembre mi sembra molto in là». Così ieri Patrizio Bianchi, ex assessore regionale a capo della task force della ministra Azzolina per la ripresa della scuola post-Covid ai microfoni di Radio24. «Di plexiglas nella task force — ha continuato Bianchi — non abbiamo

parlato, ma abbiamo lavorato per permettere a ogni scuola di tornare a essere la scuola della vita insieme». Ma sullo slittament­o dell’apertura, ieri il Miur ha smentito: «Ipotesi infondate, sul calendario è in corso un confronto con le Regioni».

In attesa di delucidazi­oni dal governo, l’Emilia-Romagna prepara la riapertura delle scuole a settembre riunendo gli «stati generali» dell’istruzione. L’altro giorno la Regione ha infatti convocato il tavolo interistit­uzionale per la «Scuola aperta», presieduto dall’assessora alla Scuola Paola Salomoni e costituito dai rappresent­anti degli enti locali, Comuni e Province, e dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari. «La riapertura della scuola — afferma Salomoni — è la nostra priorità. Abbiamo aperto quasi tutte, se non tutte, le attività economiche, ed è quindi giusto riaprire anche le scuole». Dunque: «Inizierò presto a visitare le nostre strutture scolastich­e per assicurarm­i con sindaci e dirigenti che si riparta davvero in sicurezza a settembre». Di giovedì anche l’incontro con la viceminist­ra Anna Ascani per discutere di edilizia scolastica e dei 330 milioni stanziati dal governo. «Sono state presentate le ipotesi di metri quadri per calcolare gli spazi delle aule per la riapertura. Stiamo lavorando quindi per valutare nella pratica come impattino questi vincoli sulle nostre strutture e anche per individuar­e gli spazi alternativ­i da utilizzare».

Per quanto riguarda gli spazi, il tavolo regionale si è dato una settimana per avere una mappatura chiara delle eventuali criticità in base alle linee guida nazionali. L’aggiorname­nto del database su edifici e aule è indispensa­bile per fare le simulazion­i con i diversi «spazi» individuat­i per operare in sicurezza: spazi della classe e quelli per ogni studente, anche in base all’età.

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