Gli auguri della città al maestro Guccini
Da Zuppi a Merola, l’omaggio al cantautore. E alla Fonoprint si fa la festa
È il giorno del compleanno per Francesco Guccini. E gli auguri gli sono arrivati dappertutto. Via social, ci ha pensato il sindaco Virginio Merola in un collegamento di 5 minuti tra risate e battute. «Volevo farti gli auguri per questi 80 anni ringraziarti di quello che sei e quello che fai, ti siamo vicini come città. Quando vieni a Bologna mi piacerebbe averti a pranzo, sul Crescentone». Il vescovo Zuppi: «Noi due siamo in cerca di giustizia».
Il giorno del compleanno alla fine arrivò. E gli auguri a Francesco Guccini sono arrivati dappertutto. Via social, ci ha pensato il sindaco Virginio Merola in un collegamento di 5 minuti tra risate e battute. «Volevo farti gli auguri per questi 80 anni ringraziarti di quello che sei e quello che fai, ti siamo vicini come città. Quando vieni a Bologna mi piacerebbe averti a pranzo, sul Crescentone, me e te da soli però… ti organizzerò un pranzo appenninico-bolognese», l’invito del sindaco. Guccini ha ringraziato assicurando che ci sarà.
«A Pavana si sta bene, diverso stare chiusi due mesi qui che in città, si soffre meno la chiusura», ha poi raccontato a proposito dei mesi appena trascorsi. Il sindaco gli ha confessato la sua predilezione per la canzone Bologna e Guccini ha convenuto: «È una delle migliori». Quindi l’ultimo scambio: «Scriverò un testo, si chiamerà Angolo B, potresti aiutarmi con la musica», la sollecitazione di Merola. Ma il maestrone non ci casca: «Non tocco più la chitarra…».
Un augurio speciale è arrivato dal cardinale Matteo Zuppi. In una lettera pubblicata dall’Osservatore Romano l’arcivescovo della città ha ripercorso la loro amicizia. «Ecco perché ci siamo incontrati Francesco: stiamo insieme alla ricerca dell’uomo, dentro di noi e fuori di noi, dell’uomo vero che irragionevolmente e anche misteriosamente vuole vivere bene, che cerca la giustizia, che non si rassegna», ha scritto Zuppi.«Insomma “dati causa e pretesto” hai fatto bene a tirare avanti, a raccontare tante cose per chi vuole ascoltare— ha aggiunto — Ecco, in questa bellissima storia che è la vita, l’amicizia penso contenga tanto di quel mistero di Dio che hai cantato che dopo tre giorni risorge e che continua a morire “ai bordi delle strade, nei campi di
sterminio, coi miti della razza, con gli odi di partito”».
Il cardinale ha poi ricordato anche la visita con Guccini ad Auschwitz a 50 anni dalla canzone del cantautore dedicata proprio alla tragedia. «Grazie Francesco. Auguri. E continua a regalarci quelle emozioni che scendono nel profondo e aiutano a guardare il mistero della vita e a cercare la risposta», ha concluso il vescovo di Bologna.
Oggi, infine, negli studi di registrazione Fonoprint Il giornalista Pierfrancesco Pacoda e Paola Cevenini, fondatrice e memoria storica dello studio, ripercorrono vita e opere di Guccini insieme a tanti amici. Il programma prevede alle 15 l’incontro con il disegnatore Vittorio Giardino (collegato da casa), un’ora dopo è la volta del batterista Ellade Baldini, quindi alle 17 (anche lui in collegamento) Loriano Machiavelli, alle 18 arriva Jimmy Villotti con la sua chitarra, per finire con «Gli amici di Vito» Giulio Predieri, Paolo Pagani, Sergio Caprara e Tobia Righi, manager tuttofare di Lucio Dalla e detentore di aneddoti di un periodo memorabile.
A ogni incontro potranno partecipare un massimo di 10 persone (info: 051/585254 e info@fonoprint.com). Di storia da raccontare ce n’è. Guccini in questi studi effettuò la pre-produzione dell’album «Amerigo» e la registrazione di «D’amore di morte e di altre sciocchezze» del 1996, «Stagioni» (2002), «Ritratti» (2004). Per «L’ultima Thule» invece, del 2012, si spostò in blocco la Fonoprint trasferendo i suoi studi di registrazione nel mulino dei nonni di Francesco, a Pavana. Di Guccini, inoltre, lo studio bolognese ha anche curato «Anfiteatro live» e «Guccini Live Collection», perla di album in cui si può riascoltare la voce di Augusto Daolio dei Nomani.