Dijks rientra a pieno regime Il «Trattore» punta la Juve
Il terzino olandese in piena forma a nove mesi dall’ultimo match ufficiale
Dalla Juventus alla Juventus: se c’è un giocatore che questo lungo stop per la pandemia ha riconsegnato a pieno regime alla causa rossoblù è Mitchell Dijks, che proprio prima della sfida di andata con i bianconeri visse il momento chiave del suo personale calvario fisico.
Ora la capolista e neofinalista di Coppa Italia potrà essere l’avversaria del suo rientro, dato che la squalifica di Bani dovrebbe spostare obbligatoriamente Denswil al centro della difesa e il ballottaggio sulla fascia sinistra vede Dijks in vantaggio su Krejci per una maglia da titolare. Il terzino olandese durante il lockdown ha perso cinque chili, allenandosi prima nella sua Purmerend e poi a suon di ripetute nel giardino di casa sui colli di Bologna: non a caso, in questo mese e mezzo di allenamenti è segnalato come l’uomo più in forma tra i rossoblù insieme a Medel. A testimoniarlo anche una foto postata dallo stesso Dijks sui social, con una muscolatura in versione Robocop che ha portato ai complimenti dei suoi due ex compagni di squadra all’Ajax Donny van de Beek («Mostro») e Matthijs de Ligt («Sei decisamente pronto»), con tanto di appuntamento fissato dal rossoblù («Ci vediamo il 22 giugno») per il big-match contro la Juventus. Quella sera saranno passati nove mesi esatti dall’ultima gara ufficiale giocata da Dijks: era il 22 settembre, Bologna-Roma, quando uno scontro fortuito con Florenzi lo mandò ko.
Un infortunio al costato lo fermò tre gare, poi il rientro in gruppo e subito un nuovo stop durante la rifinitura alla vigilia di Juve-Bologna: da lì, il terzino è sparito dai radar per mesi. A spiegarne i motivi fu lui stesso, in un’intervista che gli valse una multa del club non essendo autorizzata: «Avevo un dito del piede bloccato, calciando il pallone sentii uno scatto: gli esami rivelarono un edema osseo, dopo due settimane ho sentito un formicolio, si scoprì che la cartilagine era danneggiata e sarebbe servito un altro mese. Dopo le iniezioni per provare a rientrare non riuscivo a camminare, chiesi un secondo parere in Olanda a Gino Kerkhoffs: i cuscinetti adiposi che proteggono l’osso del piede erano logori e da lì abbiamo iniziato un programma specifico».
Un percorso lungo e complicato: la riabilitazione sul campo iniziata il 4 febbraio, qualche video social non troppo incoraggiante, poi il ritorno a Bologna per le visite pochi giorni prima dello stop per il coronavirus. Dalla pausa Dijks è tornato in versione «Trattore» e ora punta dritto sulla Juventus.