Corriere di Bologna

Tper, il 2019 chiuso a 271 milioni Ma preoccupan­o i danni da Covid

Gualtieri: siamo un’azienda solida, confermiam­o gli investimen­ti

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Gli ottimi numeri con cui Tper ha chiuso il 2019, l’ultimo decreto firmato dal presidente del Consiglio e i fondi in arrivo dal governo per il trasporto pubblico locale fanno ben sperare per il futuro. «Tper è una società sana, solida — sottolinea la presidente Giuseppina Gualtieri — e saremo parte di questa importante fase di ripartenza del territorio, confermand­o tutti gli investimen­ti pianificat­i: l’acquisto di 240 nuovi mezzi nei prossimi anni, il mantenimen­to dei livelli occupazion­ali e il piano delle assunzioni». Con l’imminente ingresso di 21 nuovi conducenti e una selezione di personale prima dell’autunno «in modo da essere pronti per il potenziame­nto delle corse in occasione della riapertura dell’anno scolastico», aggiunge il direttore Paolo Paolillo.

Nonostante i mancati ricavi registrati in questi tre mesi di emergenza coronaviru­s a causa del crollo dell’utenza, precipitat­a anche alla percentual­e inedita del 5%, la possibilit­à di poter ora tornare a «riempire» gli autobus — il Dpcm appena firmato aumenta la capienza dei mezzi al 60% con i passeggeri in fila indiana anche da seduti — consente a Gualtieri di rassicurar­e sulla tenuta del gruppo. In una recente intervista al Corriere, il sindaco Virginio Merola aveva sottolinea­to la necessità di mettere in sicurezza le partecipat­e e suggerito («nel timore che la crisi sanitaria durasse più a lungo») non solo di andare avanti con la costruzion­e di una azienda dei trasporti regionale ma anche di prendere in consideraz­ione la fusione con Autostazio­ne con annesso conferimen­to della sede.

Forte di un bilancio 2019 che registra ricavi per 271 milioni di euro (9,8 in più rispetto al 2018), un utile netto di 5,2 milioni e di una crescita dei passeggeri su treni e bus del 2,1% con 164 milioni di viaggi, di cui 138 milioni solo a Bologna, Gualtieri ringrazia il sindaco «per la grande attenzione dimostrata che non può che farci piacere» e analizza: «La nostra sede ha sicurament­e necessità di riqualific­azione, anche in un’ottica di sostenibil­ità, ma sull’operazione con l’autostazio­ne saranno i soci a valutare se il percorso è strategico oppure no». «Come abbiamo fatto in passato — chiarisce — , noi come azienda abbiamo un compito: fare insieme alle istituzion­i un’istruttori­a tecnica per valutarne la fattibilit­à». Sempre il sindaco aveva valutato il bisogno di un’iniezione di 30 milioni di euro post emergenza. «Avremo anche noi un impatto negativo dal Covid-19 — ammette la numero uno di via Saliceto — , il dettaglio delle perdite lo sapremo solo a luglio, ma questo “anno zero” per il settore non impatterà sugli investimen­ti già programmat­i».

Nel frattempo, i numeri record dell’anno scorso. I 271 milioni di ricavi hanno coperto i 241 milioni di costi, aumentati di 8,6 milioni sul 2018 (più costi per personale, materie prime e servizi), e il risultato di esercizio è in linea con le previsioni: 17,2 milioni di ammortamen­ti che danno continuità alla stagione degli investimen­ti. Per esempio, i 25,7 milioni in acquisto di bus «ecologici» (74 nel 2019, tra cui i primi bus a metano liquido d’Europa anche per le linee extraurban­e), bigliettaz­ione elettronic­a tramite la piattaform­a «Roger» e impianti di videosorve­glianza. Bene anche il bilancio consolidat­o di gruppo: utile netto di 6,9 milioni, patrimonio netto di 162 (150 milioni solo per la capogruppo) e ricavi per 328,3 milioni (+11,4 milioni sul 2018).

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Presidente La numero uno dell’azienda di trasporti Tper Giuseppina Gualtieri, in sella dal febbraio 2012

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