C’è Ravenna Jazz e arriva a novembre
Gli stessi appuntamenti previsti prima del lockdown, ma spalmati fino a novembre Spettacoli tutti all’aperto, tributo di Fresu e Magoni alla «fidanzata d’America»
Il numero di serate sarà quello previsto originariamente, ma l’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha portato Ravenna Jazz, alla quarantasettesima edizione, a distribuirle da fine giugno a metà novembre. Una versione «reloaded», che vedrà il recupero dei concerti saltati in primavera, fatta eccezione per il chitarrista americano Pat Metheny, che tornerà l’anno prossimo e sarà uno dei protagonisti dell’edizione 2021.
In compenso l’inaugurazione, martedì 30 giugno, avrà come cornice il Parco del Museo Classis all’interno dell’area archeologica di Classe. Saranno il trombettista Paolo Fresu e la vocalist Petra Magoni i protagonisti di un omaggio alle canzoni di Doris Day, una produzione originale che coinvolgerà una formazione dall’ampio organico come l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti. Il concerto sarà dedicato al repertorio della «fidanzata d’America», scomparsa l’anno scorso a 97 anni, che aveva raggiunto il successo da giovanissima, agli inizi degli anni ’40, proprio come cantante di «Big Band». Per poi affermarsi come attrice e più avanti, nei tardi anni ’60, anche in tv grazie alla sua immagine vivace ed esuberante e alla sua abilità nella recitazione, nel canto e nella danza. Doris Day, figlia di un musicista fuggito dalla Germania nazista, ha interpretato anche L’uomo che
sapeva troppo di Alfred Hitchcock, film nel quale si produceva nell’esecuzione della fortunata «Que sera sera (Whatever Will Be, Will Be)», che all’inizio non avrebbe vo