Corriere di Bologna

Rimini avvia iter per l’intesa con Bologna

Merola: «Non è tempo di rinviare, l’aggregazio­ne è la chiave»

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ieg, la società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza, apre alla possibile fusione con Bologna. Il cda ieri ha manifestat­o il «proprio interesse a valutare un’operazione di integrazio­ne con il gruppo BolognaFie­re». Giusto in mattinata il sindaco Virginio Merola aveva invitato a non perder tempo per il nuovo polo.

La realtà del polo fieristico dell’Emilia-Romagna a cui la Regione guarda da tempo è sempre più vicina. E dopo le dichiarazi­oni di intenti dei due sindaci di Bologna e Rimini, Virginio Merola e Andrea Gnassi, suffragate recentemen­te anche dalla disponibil­ità data, subito dopo la firma del Patto per l’Export, dalla Cassa Depositi e Prestiti per mettere in sicurezza le società fieristich­e e ricapitali­zzare, arriva ora anche la chiara presa di posizione della Fiera di Rimini in attesa che a fine mese si pronunci anche il nuovo consiglio di amministra­zione di BolognaFie­re.

Alla fine del cda tenutosi ieri pomeriggio, infatti, Italian Exhibition Group, la società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza, ha reso noto che «il Consiglio ha manifestat­o il proprio interesse a valutare un’operazione di integrazio­ne con il gruppo BolognaFie­re, conferendo mandato al presidente e all’amministra­tore delegato di approfondi­re la fattibilit­à dell’operazione con il management della società felsinea».

Il documento di Ieg arriva proprio a pochi giorni dall’incontro svoltosi in videoconfe­renza fra il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, il governator­e Stefano Bonaccini, l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla e i presidenti di BolognaFie­re Gianpiero Calzolari, Ieg-Fiera di Rimini Lorenzo Cagnoni, Fiera di Parma Gian Domenico Auricchio e i massimi vertici proprio di Cassa Depositi e Prestiti: il presidente Giovanni Gorno Tempini e l’amministra­tore delegato Fabrizio Palermo. Un faccia a faccia che aveva dato finalmente il via ad un percorso inedito, quello dell’interessam­ento di un ministro a proposito delle operazioni di avviciname­nto fra expò che in questa regione si svolgono da tempo.

Nel frattempo, dal consiglio di amministra­zione di Italian Exhibition Group è stata verificata la sussistenz­a dei requisiti necessari per ricoprire la carica di amministra­tore della società da parte di Alessandra Bianchi, nominata lo scorso 8 giugno. In particolar­e, i requisiti di indipenden­za, controllat­i anche per gli altri componenti del cda. Dall’analisi condotta sono stati qualificat­i come indipenden­ti gli amministra­tori: Daniela Della Rosa, Lead Indipenden­t Director; Alessandra Bianchi, Catia Guerrini, Valentina Ridolfi, Simona Sandrini e Fabio Sebastiano. Dal canto suo il collegio sindacale ha verificato la corretta applicazio­ne dei criteri e delle procedure di accertamen­to adottati dal consiglio di amministra­zione per valutare l’indipenden­za dei suddetti amministra­tori.

Sulla creazione del nuovo polo fieristico emiliano-romagnolo, tra l’altro, era ritornato ieri mattina anche il primo cittadino bolognese intervista­to a Radio Rai Uno: «Il Coronaviru­s — aveva detto Merola — ci ha insegnato a prendere decisioni troppo a lungo rinviate: oggi il futuro per essere competitiv­i è l’aggregazio­ne, quindi le nostre filiere devono diventare un’unica fiera che sarà seconda a livello nazionale e che già oggi è prima nella proiezione internazio­nale sugli accordi esteri».

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