Rimini avvia iter per l’intesa con Bologna
Merola: «Non è tempo di rinviare, l’aggregazione è la chiave»
Ieg, la società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza, apre alla possibile fusione con Bologna. Il cda ieri ha manifestato il «proprio interesse a valutare un’operazione di integrazione con il gruppo BolognaFiere». Giusto in mattinata il sindaco Virginio Merola aveva invitato a non perder tempo per il nuovo polo.
La realtà del polo fieristico dell’Emilia-Romagna a cui la Regione guarda da tempo è sempre più vicina. E dopo le dichiarazioni di intenti dei due sindaci di Bologna e Rimini, Virginio Merola e Andrea Gnassi, suffragate recentemente anche dalla disponibilità data, subito dopo la firma del Patto per l’Export, dalla Cassa Depositi e Prestiti per mettere in sicurezza le società fieristiche e ricapitalizzare, arriva ora anche la chiara presa di posizione della Fiera di Rimini in attesa che a fine mese si pronunci anche il nuovo consiglio di amministrazione di BolognaFiere.
Alla fine del cda tenutosi ieri pomeriggio, infatti, Italian Exhibition Group, la società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza, ha reso noto che «il Consiglio ha manifestato il proprio interesse a valutare un’operazione di integrazione con il gruppo BolognaFiere, conferendo mandato al presidente e all’amministratore delegato di approfondire la fattibilità dell’operazione con il management della società felsinea».
Il documento di Ieg arriva proprio a pochi giorni dall’incontro svoltosi in videoconferenza fra il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, il governatore Stefano Bonaccini, l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla e i presidenti di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, Ieg-Fiera di Rimini Lorenzo Cagnoni, Fiera di Parma Gian Domenico Auricchio e i massimi vertici proprio di Cassa Depositi e Prestiti: il presidente Giovanni Gorno Tempini e l’amministratore delegato Fabrizio Palermo. Un faccia a faccia che aveva dato finalmente il via ad un percorso inedito, quello dell’interessamento di un ministro a proposito delle operazioni di avvicinamento fra expò che in questa regione si svolgono da tempo.
Nel frattempo, dal consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group è stata verificata la sussistenza dei requisiti necessari per ricoprire la carica di amministratore della società da parte di Alessandra Bianchi, nominata lo scorso 8 giugno. In particolare, i requisiti di indipendenza, controllati anche per gli altri componenti del cda. Dall’analisi condotta sono stati qualificati come indipendenti gli amministratori: Daniela Della Rosa, Lead Indipendent Director; Alessandra Bianchi, Catia Guerrini, Valentina Ridolfi, Simona Sandrini e Fabio Sebastiano. Dal canto suo il collegio sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal consiglio di amministrazione per valutare l’indipendenza dei suddetti amministratori.
Sulla creazione del nuovo polo fieristico emiliano-romagnolo, tra l’altro, era ritornato ieri mattina anche il primo cittadino bolognese intervistato a Radio Rai Uno: «Il Coronavirus — aveva detto Merola — ci ha insegnato a prendere decisioni troppo a lungo rinviate: oggi il futuro per essere competitivi è l’aggregazione, quindi le nostre filiere devono diventare un’unica fiera che sarà seconda a livello nazionale e che già oggi è prima nella proiezione internazionale sugli accordi esteri».