In settemila alla maturità del Covid
Oggi i primi esami orali in distanziamento: gli studenti rientrano nelle scuole dopo quattro mesi
Sono stati lontani dalle loro scuole quasi quattro mesi, preparandosi all’esame più importante a distanza, senza condividere di persona ansie e aspettative con i compagni di classe e con i docenti. E oggi, per la prima volta, 7.059 maturandi degli istituti superiori bolognesi rimetteranno piede nelle loro scuole per sostenere la sola prova prevista per questo esame di maturità che verrà ricordato nella storia come l’esame di maturità del Covid-19, del lockdown, della pandemia.
Niente scritti, niente banchi distanziati con sopra dizionari e astucci, niente commissari che girano nelle aule a «sbirciare» sui fogli. Solo una prova orale, della durata di circa un’ora, in cui i candidati dovranno dimostrare cosa hanno imparato in questi cinque anni di vita sui banchi delle superiori e anche cosa hanno imparato da questi mesi duri e stranianti, in cui la scuola è entrata nelle singole case e si è trasformata giorno dopo giorno, a causa della distanza e nonostante la distanza.
Avranno la mascherina i maturandi del Covid-19, dovranno disinfettarsi le mani prima di entrare, alcuni avranno un pannello di plexiglas a separarli dal presidente della commissione, altri saranno seduti su seggiole mobili, nei corridoi ci saranno gli operatori della Croce
L’orale durerà circa un’ora e su indicazione della ministra si parlerà anche del lockdown
Rossa, ma non amici e parenti, e non potranno nemmeno stringere la mano alla fine del colloquio o abbracciare qualcuno appena fuori dalla porta del colloquio. L’esame orale della fase 2 dell’emergenza coronavirus sarà «blindato» in termini di sicurezza. Ma le scuole si sono preparate in questi mesi, hanno fatto la formazione ai docenti e ai collaboratori scolastici, si sono attrezzate con gli strumenti che ritenevano idonei a garantire uno svolgimento sereno dell’esame.
L’esame orale prevede cinque fasi. Si parte dalla presentazione di un elaborato che riguarda le discipline di quella che sarebbe stata la seconda prova scritta. Poi ci sarà l’analisi di un testo di letteratura italiana in sostituzione della prima prova scritta, quindi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione, una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante l’alternanza scuola-lavoro e infine una serie di domande su cittadinanza e Costituzione che, come è stato richiesto dalla ministra all’Istruzione Lucia Azzolina, potrebbe anche riguardare come lo studente ha affrontato il periodo del lockdown per la pandemia da coronavirus.