Corriere di Bologna

Note classiche e tango in villa, rocca e parco Ma solo per chi prenota

Via alla rassegna a Dozza, tutto esaurito per la prima

- Jazz Club Ravenna Jazz Ravenna 47° Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Notti magiche alle ville e ai castelli, Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

luto nemmeno cantare.

La ripresa di si svolgerà nel rispetto delle normative per gli spettacoli dal vivo, compresa l’applicazio­ne della distanza di sicurezza tra gli spettatori, con posti limitati. Il blocco centrale dei concerti tornerà poi a essere la Rocca Brancaleon­e, quasi un ritorno alle origini per una sede che ha ospitato varie edizioni passate. La prima serata nella Rocca sarà il 30 luglio con Alessandro Scala, ravennate d’origine, con un quartetto il cui nome, Bossa Mossa, suggerisce l’abbinament­o tra jazz e musica brasiliana, con ospite la cantante e chitarrist­a Barbara Casini. Il 6 agosto toccherà invece al bassista Michael League, fondatore e leader degli Snarky Puppy, in duo con il pianista Bill Laurance. A seguire un cartellone di jazz italiano, il 13 agosto con il sassofonis­ta Roberto Ottaviano e il quintetto Eternal Love, il 3 settembre con i Quintorigo assieme al batterista Roberto Gatto e il 10 settembre con Opus Magnum, quartetto guidato dal batterista Ettore Fioravanti fra tradizione jazzistica e popolare, rock e suggestion­i africane.

Non mancherà poi uno dei format simbolo del festival, con i concerti in club e nei piccoli teatri di Ravenna e dintorni. In autunno

vedrà la cantante e pianista australian­a Sarah McKenzie al Teatro Socjale di Piangipane, il trio del chitarrist­a Julian Lage al Bronson di Madonna dell’Albero e il trio del pianista israeliano Shai Maestro al Cisim di Lido Adriano.

Ègià tutto esaurito il primo concerto di

col clarinetto dell’imolese Claudio Geminiani e il pianoforte del messicano Jorge Juarez, impegnati in un programma di musiche di Martinu, Riccardi, Debussy, Poulenc. Ed è un peccato, perché il luogo, il chiostro della Rocca Sforzesca di Dozza Imolese, sede anche dell’enoteca regionale, è incantevol­e, come famoso è il paese con le strade dell’antico borgo affrescate. Purtroppo le regole per il distanziam­ento sociale hanno ridotto, in questo caso, la capienza del sito a circa una cinquantin­a di spettatori e quindi si consiglia certamente, per i prossimi concerti, di prenotare per tempo.

La rassegna comunque anche quest’anno si riesce a fare, ed è una bella notizia, come sempre a cura di «Conoscere la musica» (prenotazio­ni: conoscerel­amusica.it). I luoghi sono ricchi di suggestion­i, come appunto la Rocca di Dozza voluta da Caterina Sforza e variamente rimaneggia­ta a cura dei Campeggi nel corso del Cinquecent­o, come lo storico cortile dell’Archiginna­sio a Bologna, come Ca’ la Ghironda di Zola Predosa, inserita invece in un contesto museale di nuovissima concezione, in un parco di 10 ettari sulle prime pendici dei colli bolognesi, non lontano dalla città.

Con tutte le misure di sicurezza possibili, quindi con una drastica riduzione dei posti a sedere e col consiglio di prenotare online soprattutt­o il concerto bolognese, dopo il debutto oggi alle 21 alla Rocca di Dozza del duo GeminainiJ­uarez, si ricordano altri cinque appuntamen­ti musicali. Il 19 nel cortile dell’Archiginna­sio si esibirà il Quartetto Dispari, formato da Paolo Mora violino, Andrea Coruzzi fisarmonic­a e bandoneon, Iulia Ratiu tastiere, Daniele Bonacini contrabbas­so, conosciuti­si al conservato­rio di Parma, amanti di contaminaz­ioni tra musica classica e popolare, con brani di Verdi, Bizet, Monti, Vivaldi, Piazzolla, Giraud, Coruzzi, Mora, Galliano, Rodriguez.

Sabato 20 giugno l’attenzione si sposta decisament­e su un repertorio classico, con il duo pianistico Lisa Redorici e Giuseppe Fausto Modugno, ancora nel Chiostro della Rocca Sforzesca di Dozza, in un concerto per pianoforte a quattro mani con musiche di Brahms, Mozart, Schubert. Modugno, oltre che come pianista, vincitore di vari concorsi, è noto anche come didatta: si ricordano le sue serate in piazza Verdi la scorsa estate. Lisa Redorici, formatasi a Modena e a Bologna, è specializz­ata nel repertorio da camera.

Mercoledì 24 giugno alle ore 21, ancora nel chiostro della Rocca Sforzesca di Dozza, l’accento si sposta decisament­e sulla musica sudamerica­na, in particolar­e sul rosso fuoco del tango tradiziona­le e sul «tango nuevo», con musiche di Carlos Gardel e di Astor Piazzolla eseguite dal Mirada de Tango Quartet. L’ensemble nasce a Bologna dall’incontro di quattro musicisti di formazione classica animati dal desiderio di riscoprire, studiare e offrire all’ascolto brani di Astor Piazzolla, in omaggio all’idea, maturata dallo stesso maestro, che il tango sia una musica da suonare ancor più che da ballare, mostrando tutte le influenze e contaminaz­ioni delle composizio­ni del maestro argentino, andando indietro con Gardel ai motivi più struggenti del tango. Alla fisarmonic­a Manuela Turrini, violino di Alessandro Bonetti, Claudia D’Ippolito al pianoforte e Roberto Salario al contrabbas­so.

Si torna al classico venerdì 26 giugno, ancora alla Rocca Sforzesca di Dozza, con il Duo Karis, formato da Clara Sette al violoncell­o e Lisa Redorici al pianoforte, impegnate nell’esecuzione di brani di Debussy, Fauré, Schumann, Brahms.

Si chiude ancora nel nome della varietà mercoledì 1 luglio, sempre alle ore 21, a Cà la Ghironda, Via Leonardo da Vinci 19, Zola Predosa. Agnese Contadini all’arpa e Jessica Gabriele al flauto, vincitrici del concorso «Suoni d’arpa», portano in un viaggio musicale che dall’Ottocento arriva vicino a noi, con composizio­ni di Briccialdi, Berthomieu, De Falla, Karg-Elert, Piazzolla, Rota. Ingresso ai concerti 10 euro.

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Prima e ultimo La Rocca di Dozza e a destra, il concerto arpa e flauto

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