Note classiche e tango in villa, rocca e parco Ma solo per chi prenota
Via alla rassegna a Dozza, tutto esaurito per la prima
luto nemmeno cantare.
La ripresa di si svolgerà nel rispetto delle normative per gli spettacoli dal vivo, compresa l’applicazione della distanza di sicurezza tra gli spettatori, con posti limitati. Il blocco centrale dei concerti tornerà poi a essere la Rocca Brancaleone, quasi un ritorno alle origini per una sede che ha ospitato varie edizioni passate. La prima serata nella Rocca sarà il 30 luglio con Alessandro Scala, ravennate d’origine, con un quartetto il cui nome, Bossa Mossa, suggerisce l’abbinamento tra jazz e musica brasiliana, con ospite la cantante e chitarrista Barbara Casini. Il 6 agosto toccherà invece al bassista Michael League, fondatore e leader degli Snarky Puppy, in duo con il pianista Bill Laurance. A seguire un cartellone di jazz italiano, il 13 agosto con il sassofonista Roberto Ottaviano e il quintetto Eternal Love, il 3 settembre con i Quintorigo assieme al batterista Roberto Gatto e il 10 settembre con Opus Magnum, quartetto guidato dal batterista Ettore Fioravanti fra tradizione jazzistica e popolare, rock e suggestioni africane.
Non mancherà poi uno dei format simbolo del festival, con i concerti in club e nei piccoli teatri di Ravenna e dintorni. In autunno
vedrà la cantante e pianista australiana Sarah McKenzie al Teatro Socjale di Piangipane, il trio del chitarrista Julian Lage al Bronson di Madonna dell’Albero e il trio del pianista israeliano Shai Maestro al Cisim di Lido Adriano.
Ègià tutto esaurito il primo concerto di
col clarinetto dell’imolese Claudio Geminiani e il pianoforte del messicano Jorge Juarez, impegnati in un programma di musiche di Martinu, Riccardi, Debussy, Poulenc. Ed è un peccato, perché il luogo, il chiostro della Rocca Sforzesca di Dozza Imolese, sede anche dell’enoteca regionale, è incantevole, come famoso è il paese con le strade dell’antico borgo affrescate. Purtroppo le regole per il distanziamento sociale hanno ridotto, in questo caso, la capienza del sito a circa una cinquantina di spettatori e quindi si consiglia certamente, per i prossimi concerti, di prenotare per tempo.
La rassegna comunque anche quest’anno si riesce a fare, ed è una bella notizia, come sempre a cura di «Conoscere la musica» (prenotazioni: conoscerelamusica.it). I luoghi sono ricchi di suggestioni, come appunto la Rocca di Dozza voluta da Caterina Sforza e variamente rimaneggiata a cura dei Campeggi nel corso del Cinquecento, come lo storico cortile dell’Archiginnasio a Bologna, come Ca’ la Ghironda di Zola Predosa, inserita invece in un contesto museale di nuovissima concezione, in un parco di 10 ettari sulle prime pendici dei colli bolognesi, non lontano dalla città.
Con tutte le misure di sicurezza possibili, quindi con una drastica riduzione dei posti a sedere e col consiglio di prenotare online soprattutto il concerto bolognese, dopo il debutto oggi alle 21 alla Rocca di Dozza del duo GeminainiJuarez, si ricordano altri cinque appuntamenti musicali. Il 19 nel cortile dell’Archiginnasio si esibirà il Quartetto Dispari, formato da Paolo Mora violino, Andrea Coruzzi fisarmonica e bandoneon, Iulia Ratiu tastiere, Daniele Bonacini contrabbasso, conosciutisi al conservatorio di Parma, amanti di contaminazioni tra musica classica e popolare, con brani di Verdi, Bizet, Monti, Vivaldi, Piazzolla, Giraud, Coruzzi, Mora, Galliano, Rodriguez.
Sabato 20 giugno l’attenzione si sposta decisamente su un repertorio classico, con il duo pianistico Lisa Redorici e Giuseppe Fausto Modugno, ancora nel Chiostro della Rocca Sforzesca di Dozza, in un concerto per pianoforte a quattro mani con musiche di Brahms, Mozart, Schubert. Modugno, oltre che come pianista, vincitore di vari concorsi, è noto anche come didatta: si ricordano le sue serate in piazza Verdi la scorsa estate. Lisa Redorici, formatasi a Modena e a Bologna, è specializzata nel repertorio da camera.
Mercoledì 24 giugno alle ore 21, ancora nel chiostro della Rocca Sforzesca di Dozza, l’accento si sposta decisamente sulla musica sudamericana, in particolare sul rosso fuoco del tango tradizionale e sul «tango nuevo», con musiche di Carlos Gardel e di Astor Piazzolla eseguite dal Mirada de Tango Quartet. L’ensemble nasce a Bologna dall’incontro di quattro musicisti di formazione classica animati dal desiderio di riscoprire, studiare e offrire all’ascolto brani di Astor Piazzolla, in omaggio all’idea, maturata dallo stesso maestro, che il tango sia una musica da suonare ancor più che da ballare, mostrando tutte le influenze e contaminazioni delle composizioni del maestro argentino, andando indietro con Gardel ai motivi più struggenti del tango. Alla fisarmonica Manuela Turrini, violino di Alessandro Bonetti, Claudia D’Ippolito al pianoforte e Roberto Salario al contrabbasso.
Si torna al classico venerdì 26 giugno, ancora alla Rocca Sforzesca di Dozza, con il Duo Karis, formato da Clara Sette al violoncello e Lisa Redorici al pianoforte, impegnate nell’esecuzione di brani di Debussy, Fauré, Schumann, Brahms.
Si chiude ancora nel nome della varietà mercoledì 1 luglio, sempre alle ore 21, a Cà la Ghironda, Via Leonardo da Vinci 19, Zola Predosa. Agnese Contadini all’arpa e Jessica Gabriele al flauto, vincitrici del concorso «Suoni d’arpa», portano in un viaggio musicale che dall’Ottocento arriva vicino a noi, con composizioni di Briccialdi, Berthomieu, De Falla, Karg-Elert, Piazzolla, Rota. Ingresso ai concerti 10 euro.