Sira Industrie il rilancio «eco» e internazionale da 7 milioni
Un bond da 7 milioni di euro per ripartire dai progetti rimasti al palo a causa dell’emergenza coronavirus. Sira Industrie, multinazionale di Rastignano leader nella produzione di radiatori per il riscaldamento e getti pressofusi per l’automotive, realizzerà nuovi investimenti per incrementare la propria quota export, già pari all’80%, e potenziare la capacità produttiva del gruppo nel mondo. Obiettivo: nuove tecnologie, mercato dell’elettrico e dei motori ibridi in Italia e in Germania per rilanciare il settore.
Al fianco del gruppo c’è Sace, la società assicurativo-finanziaria da 40 anni partner per le imprese italiane che esportano e che, con la pubblicazione del decreto Liquidità, sta lavorando per favorire l’accesso al credito. Insieme alla società di capitale Simest, Sace costituisce il cosiddetto Polo dell’export e dell’internazionalizzazione. Con questo prestito obbligazionario da 7 milioni, sottoscritto dal Fondo Sviluppo Export e gestito da Amundi Sgr, tramite le risorse messe a disposizione dalla stessa Sace e dalla
Banca Europea per gli Investimenti, destina i proventi dell’emissione – stimati in 10 milioni di euro – a supporto dell’internazionalizzazione del gruppo.
Dopo aver messo definitivamente nel cassetto «quella pazza idea» di entrare nella compagine azionaria di Industria Italiana Autobus, il presidente di Sira Industrie Valerio Gruppioni guarda con fiducia al futuro e al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano industriale 2019-2021: «In questo momento molto difficile per l’economia — sottolinea — , noi imprenditori abbiamo il dovere di mettere a valore il nostro knowhow e questa operazione diventa quanto mai attuale nel progetto di sviluppo che il nostro gruppo sta lanciando a livello nazionale ed internazionale nel settore automotive».
Fondata nel 1958 dalla famiglia Gruppioni, Sira Industrie, che ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato da 135 milioni di euro, prevede perdite del 30% sui primi sei mesi del 2020; perdite che però Gruppioni conta di recuperare entro la prima metà del 2021. Presente nel mondo con otto stabilimenti fra Europa, Cina e Nord Africa, Sira Industrie occupa oltre 480 dipendenti tra il comparto automotive e il settore dei radiatori per riscaldamento. Tra le iniziative strategicamente più importanti degli ultimi anni, il cambiamento del core business dalla produzione di radiatori per riscaldamento a quella di stampi e getti pressofusi per il settore automotive. La nuova divisione vale oggi il 70% del fatturato del gruppo. Dal 2011, lo sviluppo della Die Casting Division, la divisione specializzata nell’alluminio, è avvenuto tramite acquisizioni di altre società, tra cui Sirpress, e una forte crescita delle esportazioni, in particolare verso Germania e Cina.
Con questa operazione cresce l’operatività del Polo dell’export in Emilia-Romagna: nel 2019, attraverso l’ufficio di Bologna, sono state supportate più di 2.000 imprese del territorio, mobilitando risorse per 1,1 miliardi di euro.