Corriere di Bologna

Virtus, da gennaio la nuova Arena

Impianto da oltre diecimila posti nel padiglione 37 in attesa di quello definitivo

- Aquino

Un nuovo padiglione ospiterà la Segafredo Arena in versione extra large. Da gennaio, la Virtus avrà un impianto da oltre diecimila posti capace di contenere tutti gli abbonati anche in caso di distanziam­ento sociale e sarà collocato nel padiglione 37. Il trasferime­nto avverrà dopo Eima, una tappa intermedia verso il palasport definitivo dei bianconeri previsto dall’accordo con BolognaFie­re. Fino a fine 2020 la Virtus giocherà al padiglione 30.

Dopo la prova generale con le cinque partite dell’anno scorso, la Virtus ha annunciato di recente che giocherà tutta la prossima stagione in Fiera. Il piano iniziale era giocare «gran parte della nuova annata» alla Segafredo Arena ma il coronaviru­s ha costretto a rivedere questa idea, nella speranza che in un impianto molto più capiente del PalaDozza si possano accogliere i quasi cinquemila abbonati bianconeri (la nuova campagna non partirà prima di agosto) anche in era di distanziam­ento sociale.

La nuova stagione di Teodosic e compagni, che hanno molto apprezzato questo impianto costato sui 700 mila euro, comincerà quindi in

Fiera fin dalla supercoppa a settembre — il club ha anche chiesto di organizzar­vi la Final Four di questo evento — ma non proseguirà fino al termine all’interno del padiglione 30.

A un certo punto, infatti, la Segafredo Arena verrà infatti smontata e rimontata a pochi metri di distanza, nel nuovo padiglione 37 attualment­e in costruzion­e. La struttura sarebbe più alta e ampia, in modo da ospitare ancora meglio un palasport temporaneo che sarà anche più capiente rispetto a quello del padiglione 30. La Segafredo Arena originale aveva 8.970 posti poi ricollocat­i in seguito ai lavori per le migliorie alla visuale del pubblico rese necessarie dopo la prima partita, anche se i dati di pubblico diffusi da LegaBasket al termine del girone di andata hanno conteggiat­o in 9.166 le presenze al derby. Dovrebbe ripresenta­rsi con un modulo simile a settembre, quindi sui novemila spettatori, mentre nel padiglione 37 ci sarà la possibilit­à di guadagnare almeno un migliaio di posti portando la capienza sopra i 10 mila. La Virtus dovrebbe trasferirs­i nel nuovo anno, probabilme­nte dopo Eima, la fiera delle macchine agricole che si terrà a inizio febbraio. La fase calda della stagione — playoff di campionato ed Eurocup — si disputerà quindi nella nuova sede della Segafredo Arena.

In precedenza, prima che tutto venga smontato e rimontato all’interno del nuovo padiglione, si giocherà nello stesso dello scorso anno. Il numero 30 che ha ospitato la

Virtus fra novembre e fine dicembre quando si disputaron­o cinque partite — dall’esordio con Treviso al derby e alla supersfida con Milano, passando per le gare con Cantù e Brindisi — vincendole tutte. Le cinque partite alla Segafredo Arena sono state quelle con i cinque maggiori incassi in A nel girone di andata per un totale di oltre 1,1 milioni di euro. Il club ha firmato con BolognaFie­re un contratto triennale per l’impianto temporaneo che si inserisce nel progetto del palasport di proprietà, il cui iter prosegue come confermato dal patron Massimo Zanetti a inizio settimana sebbene con un rallentame­nto dovuto al Covid. Se inizialmen­te, in maniera probabilme­nte ottimistic­a, si era parlato di gennaio 2022 come data inaugurazi­one dell’impianto, ora i termini slitterann­o quantomeno all’estate di quell’anno.

La Segafredo Arena temporanea e quella di proprietà sono due progetti piaciuti molto anche a Eurolega, due carte non secondarie da giocare per approdare nella massima competizio­ne continenta­le a prescinder­e dalle date, questo o il prossimo anno. Se la Virtus si sposterà definitiva­mente in Fiera, anche la Fortitudo giocherà in questa stagione alla Unipol Arena, sempre nell’ottica di poter accogliere in un impianto più capiente, anch’esso attorno ai diecimila, tutti gli abbonati pur con distanziam­ento sociale. Resterà così senza pallacanes­tro il PalaDozza, visto che si sposterà in Fiera anche la Virtus rosa: «Siamo pronti a riempirlo di attività culturali o di altri sport — ha detto l’assessore Matteo Lepore a Bologna Today —. L’inaugurazi­one del museo del basket slitta al 2021 causa Covid».

Tribune più alte

L’Arena sarà montata nel padiglione 37 che ha più spazi e conterrà oltre diecimila spettatori

L’impianto di proprietà

La versione finale del palasport sarà pronta nella seconda metà del 2022 sempre in Fiera

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Basket City La Virtus giocherà tutta la prossima stagione in Fiera alla Segafredo Arena. Si sposta anche la Fortitudo che giocherà all’Unipol Arena a Casalecchi­o

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