Corriere di Bologna

Per vincere, sempre

Il Bologna torna in campo contro la Juve dopo 114 giorni di stop. Sinisa non cambia filosofia: «Ce la giocheremo a viso aperto»

- di Alessandro Mossini

La carica e lo spirito sono quelli di sempre: Sinisa Mihajlovic torna a parlare in conferenza stampa e il Bologna che stasera scende in campo contro la Juventus, a 114 giorni dall’ultimo impegno ufficiale, dovrà seguire i dettami del suo condottier­o. Che per contestual­izzare il momento post-pandemia ai suoi giocatori ha citato l’esempio della sua Stella Rossa che alzò la Coppa Campioni: «Siamo fortunati, facciamo il lavoro che ci piace e guadagniam­o bene ma la nostra non è la vita reale. La vita reale è la fuori, con persone che faticano ad arrivare a fine mese: tra questi, anche nostri tifosi che se fosse stato possibile avrebbero comprato il biglietto per sostenerci. Nella Stella Rossa che vinse la Coppa Campioni durante la guerra giocavamo per la gente, sapendo che avremmo potuto fare felici le persone per qualche ora. Dobbiamo giocare anche per la nostra gente». Che non ci sarà, per ovvi motivi. E sarà un fattore:

«Senza pubblico chi gioca in casa perde il 15-20% e quella percentual­e dovremo recuperarl­a trovandola dentro noi stessi».

Oltre al popolo rossoblù, però, Mihajlovic avrebbe in serbo altre dediche importanti: «Vorremmo dedicare qualcosa di importante al presidente Gazzoni, che ci ha lasciato qualche settimana fa, e ad Alex Zanardi che sta combattend­o la sua battaglia: spero che tutto si risolva per il meglio. La sua forza e la sua voglia di vivere e lottare sono un esempio per tutti, tifiamo per lui».

Di fronte il Bologna avrà la capolista Juventus ferita, ma comunque alla terza partita. E dopo uno stop così anomalo per tempi e caratteris­tiche sarà un fattore: «Al di là della loro rosa, questo li avvantaggi­a perché sono alla terza partita ma con tempo in mezzo per recuperare. Sarà difficile per noi, ma anche per loro. Di certo non partiamo battuti», attacca il serbo.

E pazienza se Milan e Napoli hanno imbrigliat­o la Juve con densità e attenzione difensiva: il Bologna non si snaturerà. Anche perché potrebbe essere controprod­ucente: «Giocheremo con le nostre caratteris­tiche, sarò attendista se la Juventus sarà così brava da chiudermi nella mia metà campo ma non sarà certo una mia scelta. Giochiamo per vincere, a viso aperto e facendo pressione alta: noi gol lo prendiamo quasi sempre, non siamo fatti per difendere».

Oltre tre mesi senza serie A, ma non è cambiato nulla. E infatti Sinisa tiene tutti sulla corda: «Tutti avranno chance, Primavera compresi. L’importante è determinar­e anche in pochi minuti: fino a oggi dalla panchina sono arrivati due gol, dobbiamo migliorare. Vogliamo provare a giocarci il settimo posto».

Durante lo stop, è arrivato anche il prolungame­nto contrattua­le fino al 2023. E Mihajlovic lo commenta alla sua maniera: «Dipenderà da tante cose, un contratto può essere rispettato o meno. Vedremo chi sarà vivo o chi sarà morto, potrei anche non fare risultati e la società mi manderà via. Ho firmato perché mi piacciono il progetto, il club, la città, i tifosi. E poi ho tanti figli da mantenere...».

Il tecnico sorride sornione, ma poi arriva un messaggio chiaro per tutti: «Da quando sono arrivato le ambizioni del club sono cambiate, si parla di obiettivi importanti e non più di salvezza. E lo fanno anche i giocatori, cresciuti sul piano mentale: ora contano i fatti sul campo. Già da Bologna-Juventus». Chiaro, no?

Come la Stella Rossa Sinisa ha ricordato la sua Stella Rossa che vinse la Coppa Campioni durante la guerra

” La dedica La partita è da dedicare a Gazzoni, che ci ha lasciato, e ad Alex Zanardi che è un esempio

” A viso aperto Giocheremo a viso aperto: prendiamo quasi sempre gol, non siamo fatti per difendere

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