«In troppi nel pubblico Licenziare»
«Durante le grandi trasformazioni si deve ripensare al lavoro in una ottica agile e si dovrebbe avere il coraggio di affermare ciò che tutti conoscono, ossia che nella pubblica amministrazione una parte dei dipendenti è in eccesso o non adeguatamente utilizzata». Mentre Palazzo d’Accursio prosegue come un equilibrista tra lavoro agile e progressivo rientro in ufficio dei lavoratori, la Lega in Consiglio comunale colpisce a testa bassa sul fronte del personale. «Sarebbe opportuno superare stereotipi e adottare una sana riorganizzazione del lavoro — suggerisce la consigliera leghista, Mirka Cocconcelli — ricorrendo, oltre allo smart working, anche alle turnazioni e ai licenziamenti come nel privato». Un tabù infranto, quello del licenziamento dei dipendenti pubblici, tanto più in epoca di pandemia e crisi economica da coronavirus. Ma la consigliera Cocconcelli non è mai stata tenera nei confronti delle colpe, vere o presunte, dei lavoratori pubblici. «È giunta l’ora che anche la pubblica amministrazione sia efficace ed efficiente», insiste la leghista. «A mio avviso lo smart working ha fatto emergere sacche di inefficienza in alcuni settori, documentando una forza lavoro mal distribuita o in eccesso», conclude Cocconcelli, che durante la seduta in videoconferenza appare con mascherina e cuffia chirurgica in collegamento da quello che sembra un ambulatorio, nonostante i richiami alla «esclusività dell’attività» arrivati nei giorni scorsi dalla Presidenza dell’Aula ad altri consiglieri.