Il Comitato dei garanti del Comune ha dato parere positivo al quesito Si va alle urne solo con 9 mila «no». E c’è il nodo delle amministrative Referendum ammissibile, «no tram» a caccia di firme
Il referendum per chiedere ai bolognesi se siano favorevoli o contrari alla realizzazione della linea tram da Borgo Panigale al Caab si mette in marcia, ma la strada non è per nulla spianata. Il Comitato dei garanti del Comune ha infatti dato parere positivo al quesito proposto dal «Coordinamento per la rinascita della città» sigla che riunisce associazioni e gruppi di cittadini di varie zone toccate dal tragitto della linea rossa e schierati contro l’opera: tra questi Insieme Bologna con Manes Bernardini e il consigliere del Borgo-Reno, Andrea Spettoli, Confabitare e il docente universitario Gabriele Tagliaventi.
Adesso dovranno raccogliere 9.000 firme di residenti in città in tre mesi per ottenere il via libera definitivo alla consultazione: sarà necessario aspettare degli ultimi passaggi formali di Palazzo d’Accursio prima di poter cominciare con banchetti e altre iniziative «No tram». Gli ostacoli però non mancano e a segnalarli è Spettoli, portavoce del Coordinamento, che può contare anche sull’apporto di Forza Italia. «I due punti più problematici riguardano il periodo nel quale ci costringeranno a cercare le firme e l’eventuale data per la votazione — commenta Spettoli —. Se, come si prevede, potremo iniziare a raccogliere le firme tra 15 giorni è evidente che sarà complicato trovare bolognesi a luglio e agosto, chiediamo dunque una proroga per poter cominciare a settembre. Inoltre secondo noi sarebbe opportuno votare insieme alle elezioni amministrative dell’anno prossimo. Una sorta di election day. Su entrambe le richieste chiederemo parere ai nostri legali per proporli al Comitato dei garanti».
L’amministrazione, richiamandosi al regolamento sui referendum comunale, ha infatti da subito precisato che l’eventuale consultazione non può essere indetta nei dodici mesi precedenti alla scadenza del mandato amministrativo e non può avvenire in concomitanza con altre operazioni di voto. In sintesi, se l’iter propositivo supererà tutte le fasi si voterà dopo l’insediamento del nuovo
I comitati chiedono di accorpare referendum e voto alle elezioni amministrative 2021
sindaco nel 2021 ma comunque in anticipo rispetto all’inizio dei lavori programmato per il 2022. «Troveremmo ingiusto dover cercare i bolognesi a Rimini e a Riccione — ironizza Spettoli — anche perché noi avevamo consegnato le 250 firme per presentare il quesito a fine gennaio.
Il Comitato dei garanti a causa del Covid-19 ha prorogato di diversi mesi la risposta, che sarebbe dovuta arrivare entro un mese. Quindi se siamo arrivati a giugno non è colpa nostra».
Ieri sera si è svolta una riunione tra tante delle sigle contrarie al tram, compreso Progetto Bolognina al Navile e il comitato Palasport per il centro storico ed è evidente che il fronte «No tram» cercherà l’apporto di tutti i partiti d’opposizione, in primis la Lega e Fratelli d’Italia, e il comitato «Attacchiamoci al tram» molto attivo fin dall’inizio e recentemente andato a colloquio con il sindaco Virginio Merola.
” Sarà complicato trovare bolognesi a luglio e agosto, chiediamo dunque una proroga per poter cominciare a settembre