Corriere di Bologna

Il solito sospetto

Rigore discusso di Ronaldo, magia di Dybala, i consueti errori difensivi gratuiti La Juve passa al Dall’Ara e frena la corsa europea del Bologna. Brillano Cangiano e Juwara

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Due firme mettono al tappeto il Bologna, prima quella di Rocchi e del Var per un rigore generoso, poi quella molto più bella di Dybala che trova un gran gol. Due a zero per la Juve e per Sinisa il pensiero vola alla Samp. Rimane l’arrabbiatu­ra, nulla però è compromess­o.Sarri sceglie Bernardesc­hi e non sbaglierà, Mihajlovic punta su Barrow e perde molto nella manovra. Il resto è punteggiat­ura. E divario tecnico. Ma non troppo. Anche le due partite già giocate dalla Juve hanno pesato. Inutile farsi il sangue amaro. Resta il buon secondo tempo per i rossoblù, volenteros­i come sempre e poco calcolator­i. Anche nel silenzio del Dall’Ara.

Nel vuoto assoluto parte meglio la Juve. Il Bologna troverà un buon baricentro dopo 10’. Ronaldo ci prova subito, Skorupski c’è. Il Bologna inanella solo una serie di tiri dal limite tutti ribattuti. Manca qualcosa, non solo la precisione. Il regista, Palacio. Senza i movimenti del Trenza la squadra è bloccata. Non male il pressing alto, con Szczesny spesso in difficoltà, ma la Juve riesce sempre a uscire senza danni. Poi davanti più di Ronaldo, è Dybala a fare la differenza. Al 22’ la svolta col rigore ai bianconeri assegnato da Rocchi su segnalazio­ne del

Var: decisione molto fiscale (se la maglia s’allunga…) e discutibil­e. Denswil ancora protagonis­ta negativo che trattiene platealmen­te De Ligt in area sul corner. Molto più che ingenuo. L’ex Ajax esce vincente come all’andata, quando un suo tocco di mano non venne sanzionato. Ronaldo stavolta la mette dentro, vantaggio senza fatica. Sinisa non la prende bene (la decisione arbitrale), ma il Bologna si squaglia e passa un quarto d’ora al buio. Fino al raddoppio, i, questo caso splendido, di Dybala che dal limite la piazza al sette con un sinistro a rientrare. Mancano gli applausi. Manca soprattutt­o Denswil, un disastro. Troppo staccato dall’argentino, in ritardo, ennesimo errore. Partita mezza finita, è il 36’. Rossoblù a testa alta nel finale con altri due tiri rimpallati e una rasoterra di Sansone a lato. Rischi per Szczesny però zero.

Rientro mesto negli spogliatoi per Sinisa, più rinfrancat­o Sarri anche se i problemi bianconeri non sembrano risolti. Alla ripresa è ancora Juve. Dieci minuti di grande qualità, con Bernardesc­hi sugli scudi: un assist per Ronaldo che spreca e poi un palo con deviazione decisiva di Skorupski. Evitato il tracollo la musica cambia con l’ingresso di Palacio per Svanberg. Il Bologna rialza la testa, la palla torna a scorrere nella metà campo juventina, ma non impensieri­rà mai la porta di Szczesny. Ancora impreciso Orsolini, a dieci dalla fine il valzer delle sostituzio­ni con l’esordio (convincent­e) di Cangiano e poi Juwara e Poli. Minuti che fanno esperienza, ingresso in campo spavaldo e interessan­te.

Il finale è quasi tutto rossoblù per il gol della bandiere che non arriverà. Si distinguer­à però ancora Rocchi che non espelle il Danilo bianconero a gamba tesa su Juwara per cacciarlo fuori alcuni minuti dopo per un altro fallo. Visto dalla sponda bolognese l’arbitro toscano non è piaciuto per niente. In questa sconfitta casalinga un mattoncino ce l’ha messo anche lui, anche se il capolavoro ha la firma di Dybala. Domenica torna il campionato del Bologna, in trasferta a Genova con la Samp. Per il progetto Europa servono punti, subito.

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 ?? Talenti ?? Ronaldo contro Tomiyasu. In alto Dybala beffa un pessimo Denswil
Talenti Ronaldo contro Tomiyasu. In alto Dybala beffa un pessimo Denswil

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