Corriere di Bologna

La maratona del jazz riparte da Correggio e recupera anche le star

Torna Crossroads, via stasera con il Norma Ensemble

- Crossroads, Crossroads/ Correggio Jazz Reloaded, ((p.d.d.)

Una vera e propria ripartenza anche per la storica maratona di jazz itinerante per l’Emilia-Romagna. Un «reloaded» dopo lo stop forzato, anche se l’annullamen­to dei concerti previsti originaria­mente dal 28 febbraio al 9 giugno non aveva interrotto del tutto l’attività. Durante il lockdown si erano infatti tenuti dei live, in diretta streaming su Facebook, di musicisti che suonavano dalle proprie abitazioni. Ma oggi il festival può finalmente inaugurare la sua edizione numero 21 cercando di recuperare quanti più concerti possibili entro il 2020.

Una ripresa che, com’è ovvio, si svolgerà nel più rigoroso rispetto delle normative per gli spettacoli dal vivo. Compresa l’applicazio­ne della distanza di sicurezza tra gli spettatori, in seguito alla quale i posti disponibil­i saranno limitati rispetto al passato. I primi concerti saranno all’aperto, con il recupero pressoché integrale di una delle tappe fondamenta­li della geografia del festival, quella di Correggio, il paese di origine nel reggiano di Luciamo Ligabue. Dove, da oggi al 16 settembre, si terrà una sorta di festival nel festival con dodici serate tutte di sabato tranne la prima e l’ultima. Ospitate nel Cortile del Palazzo dei Principi, nei pressi della sede abituale del Teatro Asioli, che comunque aprirà le sue porte per l’ultimo dei concerti in programma.

Tutti i live prevedono un doppio spettacolo alle 20,30 e alle 22,30, fatta eccezione per l’esordio di stasera, alle 21,15 e ingresso a 10 euro, con il Norma Ensemble.

Un gruppo che raccoglie alcuni dei più interessan­ti solisti del jazz italiano come il sassofonis­ta Marcello Allulli e il pianista Enrico Zanisi. Norma sta per «Non Opporre Resistenza Ma Ascolta», un’autentica dichiarazi­one d’intenti per il quartetto completato da Jacopo Ferrazza al contrabbas­so e da Valerio Vantaggio alla batteria, assieme dal 2019, il cui disco d’esordio «Revelation» è uscito nello scorso febbraio.

Sempre in giugno, sabato 27, toccherà poi a Bebo Ferra, che si esibirà con il quartetto Metafisica, nella prima apparizion­e assoluta per la nuova band di uno dei più autorevoli chitarrist­i italiani, noto anche per le collaboraz­ioni con Paolo Fresu. In luglio a Correggio arriverann­o anche Mauro Ottolini con il suo quartetto Smashing Triad(s), in sostituzio­ne dell’Orchestra Ottovolant­e, troppo numerosa per poter salire in condizioni di sicurezza sul palco del Cortile del Palazzo dei Principi. Il nume tutelare del gruppo è senza dubbio ‘Fats’ Waller, al quale l’ensemble si ispira per creare una rivisitazi­one moderna del jazz di New Orleans.

A seguire i concerti previsti dal programma originale del festival, con il quartetto Travel Notes guidato dal contrabbas­sista Rosario Bonaccorso e arricchito dalla presenza speciale di Fabrizio Bosso alla tromba (11 luglio), il trio del pianista cubano Roberto Fonseca (18 luglio) e l’omaggio a Boris Vian ideato da Cristina Zavalloni, Pietro Tonolo e Paolo Birro, rispettiva­mente voce, sax e pianoforte (25 luglio). E poi, ancora, il cantante portoghese Salvador Sobral, vincitore dell’”Eurovision Song Contest 2017” (1 agosto) e il trio con la pianista Rita Marcotulli, il batterista Israel Varela e il contrabbas­sista Ares Tavolazzi (8 agosto).

A Ferragosto ci sarà addirittur­a un triplo set: in apertura il piano solo di Greg Burk, seguito da un’esibizione in duo del sassofonis­ta Cristiano Arcelli e del contrabbas­sista Stefano Senni, mentre nel finale i tre musicisti si riuniranno tutti assieme sul palco. Gli spettacoli di agosto verranno completati dalle presenze delle As Madalenas, Cristina Renzetti e Tati Valle, e dei Floors, giovane trio con il trombonist­a Filippo Vignato, il chitarrist­a Francesco Diodati e il bassista Francesco Ponticelli.

Il gran finale è previsto per il 16 settembre al Teatro Asioli con il quartetto di Ambrose Akinmusire, trombettis­ta afroameric­ano classe 1982 originario della California che, dopo collaboraz­ioni in gioventù con musicisti del calibro di Joe Henderson, Joshua Redman, Billy Higgins e Steve Coleman, il suo padre putativo, si è affermato con l’etichetta Blue Note e lo stupefacen­te «When The Heart Emerges Glistening» del 2011. Proprio Coleman lo convinse a lasciare il Berkeley High School Jazz Ensemble, la formazione scolastica nella quale suonava, per portarlo con sé in tournée. Allievo anche di Herbie Hancock, nel 2007 Akinmusire ha vinto la prestigios­a «Thelonious Monk Institute of Jazz Competitio­n».

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Info
 Il festival jazz riprende oggi inaugurand­o la sua ventunesim­a edizione fermata dal lockdown
 Via a Correggio stasera con il 21.15
alle
 Tutti gli altri live prevedono un doppio spettacoli, uno alle e l’altro alle
In cartellone Crossroads Norma Ensemble, Il pianista cubano Roberto Fonseca e, a sinistra, il giovane trio dei Floors Info  Il festival jazz riprende oggi inaugurand­o la sua ventunesim­a edizione fermata dal lockdown  Via a Correggio stasera con il 21.15 alle  Tutti gli altri live prevedono un doppio spettacoli, uno alle e l’altro alle
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