Corriere di Bologna

Aree pedonali, domani si parte

Aitini: «Non è una “tavolinizz­azione” della città»

- Di Francesca Blesio

Entro domani arriverà il via libera a nuove cinque micro-pedonalizz­azioni temporanee in favore delle attività che stanno più soffrendo a causa degli effetti del Covid.

Via Mascarella, via delle Moline, via San Gervasio, via de’ Musei e via Marescalch­i diventeran­no pedonali. Entro domani verrà concesso ai locali che si affacciano su queste strade di occupare con tavoli e sedie lo spazio prima destinato al traffico veicolare. Non hanno passato l’esame, per questioni relative alla mobilità, via Rialto e via Collegio di Spagna. Nemmeno via Nazario Sauro avrà il suo convivio su strada, a causa dell’alta conflittua­lità registrata tra le attività presenti e i residenti della zona.

C’è quindi chi festeggia e chi no. E c’è anche chi deve rinviare l’eventuale brindisi di qualche mese. I locali di via Pescherie Vecchie, ad esempio, avevano chiesto di affacciars­i con dehors su piazza Maggiore. Durante «Sotto le stelle del cinema» non sarà possibile perché lì insiste uno degli ingressi sulla piazza, mentre potranno ripresenta­re la richiesta ed avere miglior fortuna per i mesi di settembre e ottobre, quando le proiezioni saranno concluse. Restando alla programmaz­ione della Cineteca in piazza: si cercherann­o per Bar Romano, Bar Vittorio e Signorvino soluzioni per l’accesso della clientela ai tre locali.

Le cinque micro pedonalizz­azioni menzionate sopra saranno temporanee. Via Mascarella sarà pedonale solo in luglio e agosto e dalle ore 20 in poi, via San Gervasio (solo il tratto sul lato del mercato) 24 ore su 24 ma per luglio e agosto, via de’ Musei dalle 18 in poi fino al 31 ottobre, via Marescalch­i

solo il sabato e la domenica dalle 18 alle 24, e via delle Moline nell’area da Belle Arti a Borgo di San Pietro dalle 18 in poi mentre verso via Capo di Lucca dalle 11 in poi (entrambi i tratti fino a fine ottobre).

L’importanza di nuovi spazi per nuovi tavoli è vitale, in questa fase post Covid. La clientela, stando alle testimonia­nze di ristorator­i ed esercenti, sceglie quasi esclusivam­ente posti all’aperto per consumare bevande e pietanze. E non è un caso che dal 27 maggio siano arrivate circa 500 domande per ampliare o allestire dehors in città. «Circa 400 sono state già autorizzat­e, negli ultimi 10 giorni ne sono arrivate circa altre novanta che stiamo ancora visionando — racconta l’assessore al Comemrcio Alberto Aitini — Respinte? Poche, circa una ventina». Alcuni lamentano ritardi nelle procedure: «Dalla consegna della documentaz­ione completa servono 10 giorni» assicura l’assessore. Oltre l’80% delle richieste sono state di ampliament­i di dehors già esistenti, il resto sono nuovi spazi esterni dedicati al food. «Non si tratta di una “tavolinizz­azione” della città — chiarisce Aitini — si sta dando sempliceme­nte più spazio alle attività per salvarle ed evitare di ritrovarci tra qualche mese con tante serrande abbassate».

Per quanto riguarda la difficile gestione di quella che è stata malamente ribattezza­ta «movida» a Palazzo d’Accursio sembrano abbastanza soddisfatt­i. «Il problema esiste soprattutt­o in piazza San Francesco e al Pratello, che dopo l’emergenza sono le zone dove sono state riscontrat­e le maggiori criticità. Altre aree con un afflusso importante di clienti sono via Belvedere e via San Gervasio, via San Mamolo e via Codivilla e piazza Santo Stefano, ma la maggior parte dei clienti e dei gestori si danno da fare per rispettare le norme anti-Covid. Giusto al Pratello alcuni collaboran­o meno...».

” Sulle norme anti-Covid la maggior parte dei clienti e dei gestori sta collaboran­do

 ?? In centro ?? Sotto i rami del secolare platano di piazza Malpighi «resiste» l’Osteria Bartolini, uno dei ristoranti di pesce più quotati della città. Grazie alla location da favola, al buon rapporto qualità-prezzo e a una clientela composta da bolognesi, non ha subito troppo gli effetti del post Covid
In centro Sotto i rami del secolare platano di piazza Malpighi «resiste» l’Osteria Bartolini, uno dei ristoranti di pesce più quotati della città. Grazie alla location da favola, al buon rapporto qualità-prezzo e a una clientela composta da bolognesi, non ha subito troppo gli effetti del post Covid
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy