Ustica 40 anni dopo, sabato arriva Fico
Il presidente della Camera in città per l’anniversario. Bonfietti: vogliamo la verità
Sarà il presidente della Camera, Roberto Fico, a rappresentare sabato le istituzioni alla commemorazione per il quarantesimo anniversario della Strage del Dc9 di Ustica. «L’attenzione dal punto di vista politico resta scarsa e non adeguata. Mi aspetto ci si attivi di più», dice la presidente dei familiari delle vittime, Daria Bonfietti, che rimprovera al governo di non essersi impegnato davvero nel lavoro di desecretazione degli atti. Taglio agli eventi a causa del coronavirus.
Sulla necessità di svelare tutta la verità dietro la Strage di Ustica «l’attenzione dal punto di vista politico resta scarsa e non adeguata. Mi aspetto ci si attivi di più, a livello politico e diplomatico, per farci raccontare da francesi e americani cosa ci facevano nei nostri cieli quella sera». A quarant’anni da quella notte del 27 giugno in cui 81 persone morirono a bordo del Dc9 Itavia, la presidente dei familiari delle vittime della Strage di Ustica, Daria Bonfietti, lancia un nuovo appello per chiedere alle istituzioni «un impegno maggiore, anche a livello internazionale, per la ricerca della piena verità e per individuare materialmente i responsabili dell’abbattimento dell’aereo».
Sarà il presidente della Camera Roberto Fico a rappresentare sabato quelle istituzioni, in occasione di un anniversario diverso dal solito: tanto per il raggiungimento del quarantennale, quanto per un’emergenza sanitaria che renderà meno numerosi e meno affollati gli appuntamenti per ricordare la Strage di Ustica. Sia la commemorazione di sabato mattina a Palazzo d’Accursio, che il successivo convegno al Museo per la Memoria, saranno infatti trasmessi e seguiti soprattutto in streaming via web. La presidente dei familiari delle vittime si dice «ben contenta» del fatto che Fico abbia accettato l’invito rivoltogli lo scorso anno.
«Mi ha meravigliato la sua profonda conoscenza della Strage. Il presidente della Camera ha voluto essere al nostro fianco per dare un segnale forte sull’importanza del ruolo delle istituzioni. Questa vicenda — sottolinea Bonfietti — potrà finire con la verità sull’ultimo pezzo, cioè chi è stato ad abbattere il Dc9, solo se le istituzioni faranno la loro parte imponendo al governo del nostro Paese una richiesta forte e vera per farsi rispondere» dagli altri Stati coinvolti. Nonostante l’apprezzamento per il pentastellato Fico, Bonfietti confessa però una certa delusione rispetto al governo. La direttiva Renzi sulla desecretazione degli atti è stata «una cosa ottima», ma la sua applicazione «è un po’ scarsa, specialmente l’ultimo governo non ha rinominato il sottosegretario che dovrebbe seguire questa desecretazione continua».
«Chiediamo ancora una volta di individuare gli aerei che volavano intorno al Dc9. Se è stato un atto di guerra, questa comunità non li lascerà in pace», promette il sindaco Virginio Merola durante la presentazione delle iniziative per i quarant’anni della Strage. Sabato, dopo i primi due appuntamenti, verrà inaugurata alle 18 nell’ex chiesa di San Mattia di via Sant’Isaia la mostra «Nino Migliori. Stragedia». Il primo tassello della rassegna «Attorno al Museo», che a causa del coronavirus vedrà una riduzione delle iniziative (soprattutto quelle in collaborazione con le scuole). Nel rispetto delle misure antiCovid si svolgeranno solo quattro serate nello spazio antistante il Museo al Parco della Zucca: dallo spettacolo di Massimo Salvianti «Un abito chiaro», il 7 luglio, alla performance di Cantieri Meticci per la notte di San Lorenzo, il 10 agosto.
La commemorazione e il convegno del 27 si potranno seguire via web