Bcc Felsinea, vince la lista dei «ribelli»
Bcc Felsinea, si cambia. Sarà ufficiale solo questa mattina, al più tardi sabato, ma la lista «ribelle» capitanata dal commercialista Andrea Rizzoli avrebbe riportato una vittoria schiacciante su quella del presidente uscente Paolo Angiolini. Si sono concluse, al netto di contestazioni sulle procedure di voto che sarebbero già state presentate, le votazioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Bcc Felsinea, l’istituto di credito cooperativo nato nel 2017 dalla fusione tra le due ex casse rurali e artigiane Bcc Castenaso e Bcc Monterenzio e a cui si è aggiunta, nel 2018, Alto Reno. Alle urne, che in tempi Covid si sono tenute in forma virtuale dal 14 al 24 giugno, avrebbero partecipato oltre 5 mila degli 11 mila soci aventi diritto. Era dal 2007 che non si presentava una lista alternativa al Consiglio ed è accaduto quello che solo qualche mese fa, quando andavano in scena le trattative segrete per una fusione con la Banca di Bologna, nessuno avrebbe mai creduto: un cambio a vertici. In attesa dell’ufficialità, solo un breve commento del comitato per la valorizzazione di Bcc Felsinea che aveva espresso Rizzoli candidato: «La partecipazione al voto è stata straordinaria e l’elevato numero di consensi rivolti alla Lista dei Soci ha confermato la validità del nostro progetto. Ci riempie di orgoglio e di gratitudine: è la dimostrazione di quanto il radicamento della banca nel territorio di provincia e Appennino sia un valore profondamente condiviso dalla grande maggioranza dei soci».