Corriere di Bologna

La legge di Barrow

Tre punti d’oro a Marassi per il Bologna che sbanca il campo della Samp. Decisivo l’ingresso dell’attaccante: gol, assist e palo

- di Fernando Pellerano e Alessandro Mossini

Ricomincia da un rimpallo favorevole e dal rigore conquistat­o in contropied­e la corsa del Bologna. E dopo 22 anni espugna Marassi sponda Sampdoria.

Barrow dal dischetto e subito dopo Orsolini, su invenzione sempre di Musa, stendono una Samp senza brio che riaprirà il match nel finale solo per un doppio errore rossoblù. Dopo il primo tempo più brutto della stagione, uno 0-0 di niente, sono i cambi anticipati di Sinisa a scardinare una partita inchiodata. Il doppio ingresso di Barrow, devastante davanti (sul 2-0 colpirà anche un palo), e di Schouten, con tanto di goniometro, già al 54’ (solitament­e arriva verso il 70’ il cambio di passo) è stato decisivo. Molto peggio Ranieri, timido e tardivo negli slot: il gol della bandiera è di Bonazzoli, entrato all’81’. Doria nei pasticci e Bologna che rialza la testa e rimane aggrappato al trenino che corre verso l’Europa. Ci voleva Genova per trovare linfa e convinzion­e fra i rossoblù. Lì dove per l’ultima volta non aveva subito reti, ma sbagliato un rigore con Sansone che invece Musa ha realizzato.

Poi il golletto il Bologna non se l’è fatto mancare. Tanto per soffrire un po’ negli ultimi 10’. Partita complicata, per il caldo e per una condizione che stenta ad arrivare. Sinisa sceglie l’esperienza:

Medel e Poli come diga, i soliti quattro dell’anno scorso davanti. Rimescola le carte come può Ranieri, sempre privo di Quagliarel­la, affidandos­i a Gabbiadini e La Gumina davanti. La prima frazione di gioco è imbarazzan­te. Per ritmo, idee, giocate, manovra. Gioco spezzato in cui Medel ha preso il sopravvent­o. Zero pericoli per Audero, decisivo invece Skorupski al 30’ su La Gumina. In campo un noioso batti e ribatti. A prevalere è l’audio: a Marassi si sente tutto. Ma a quel punto meglio la radio o l’impianto stereo di casa. Si sporca nel secondo tempo il taccuino. Premiato il coraggio di Mihajlovic costretto al primo slot a causa di un risentimen­to di Poli, affatto brillante fin lì.

Dentro la linea verde ed è subito pericolo per Audero, graziato di testa da due passi da Danilo. Due incertezze a centrocamp­o, ancora sotto tono Soriano, e dopo un’altra parata importante di Skorupski su fiondata da 25 metri di Vieira arriva l’uno-due rossoblù. Rimpallo favorevole, palla a Palacio che cambia campo per Orsolini, che entra in area e a pallone ormai calciato e perso viene travoltto da Murru: per Doveri è rigore. Poche proteste ma contatto inutile e rigore generoso, che fa il pari con quello incassato con la Ju

ve. Freddo Barrow dagli undici metri. Quattro giri di lancette e il gambiano s’inventa una giocata in area fra due doriani e scarica in mezzo, dove Orsolini di testa insacca. Doppio vantaggio, partita in discesa. Doria stordita, Bologna che conquista campo lasciando con Barrow mattatore: suo il palo colpito all’83’ con un gran tiro a giro. Un gol che serviva, perché i tre cambi di Ranieri pareggiati dai tre di Sinisa risveglian­o la Samp che trova il gol con Bonazzoli su un’uscita a vuoto di Skorupski e con Bani che non salta (forse per la chiamata).

Sette minuti di recupero, due salvataggi di Schouten, una parata di Skorupski e la sofferenza finisce. Tre punti fuori casa come a Roma, ultima vittoria rossoblù. E’ ricomincia­to il campionato.

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 ?? Al Ferraris ?? Il gol di Orsolini su assist di Barrow per il 20 e il Bologna con Mihajlovic in una pausa molto utile per dissetarsi
Al Ferraris Il gol di Orsolini su assist di Barrow per il 20 e il Bologna con Mihajlovic in una pausa molto utile per dissetarsi
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