Corriere di Bologna

La nuova impresa per «lo squalo» Oltre 2.300 km a piedi a 87 anni

Alessandro Belliere toccherà i 55 laghi del Nord Italia: «Grazie al cielo il fisico c’è ancora»

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Lo squalo» è pronto a ripartire: il 15 luglio prenderà il via la sfida 2020 di Alessandro Belliere, che a quasi 87 anni ha ancora voglia di mettersi alla prova e costruire nuove imprese personali.

E’ stato tra i 50 membri del primo plotone al mondo di alpini-paracaduti­sti, ex nazionale militare di atletica nel fondo (10.000, maratona e marcia) ed esperto subacqueo, dove si è guadagnato il suo soprannome. «Sono stato in ogni parte del mondo, in quasi tutti i mari, mi sono lanciato col paracadute anche dopo i 65 anni — racconta lui — e allora mi sono chiesto cos’altro potessi fare. E ho cominciato a inventare sfide, anche un po’ pazze». La prima è datata 2013: dal comune più a nord d’Italia, Predoi, a quello più a sud della Sicilia, Portopalo di Capo Passero, per 1.720 km totali di camminata. «Sono vedovo da tanto tempo e mi hanno detto che a camminare si “cuccava”. E allora faccio trekking...», scherza

Alessandro. Ma le sue sfide di scherzoso hanno ben poco: 4.600 km in 137 tappe nel 2014, ben 6.127 km in oltre 7 mesi di cammino nel 2016, da Genova a Palermo per 4.250 km nel 2018 toccando ogni regione. Ormai ha superato i 20.000 km e la sua sfida del 2020 è altrettant­o dura: il tour dei 55 laghi del nord Italia, 75 giorni di cammino e oltre 2.300 km, con alcuni passi sopra i 2.000 metri di altitudine. «Gli itinerari sono tutti studiati da me — spiega — e nelle zone più impervie vado insieme ad alcune guide, lungo i sentieri. Ci saranno diverse salite faticose ma con una pendenza dolce: in pianura cammino sui 5 chilometri all’ora ma sui monti se arrivo a 4 è già tanto».

Ovviamente, dopo la pandemia questa nuova sfida assume un significat­o particolar­e al di là del cambio di data rispetto alle previsioni. «Senza il coronaviru­s sarei partito a maggio, avevo prenotato tutto. In questi mesi in cui il turismo è a terra cercavo qualcosa di speciale: a volte sono ospite dei Comuni o delle associazio­ni di paracaduti­sti, ma il 65% dei pernottame­nti lo pago io. Non è stato facile, in alcuni posti vogliono solo pernottame­nti da una settimana, però molti hotel reduci da mesi di chiusura mi hanno ringraziat­o. Ad esempio, nonostante abbia dovuto rinviare da maggio ai mesi estivi, un hotel di Misurina ha mantenuto il prezzo della prima prenotazio­ne ringrazian­domi per ciò che faccio per loro. Vedere certi posti passeggian­do è il massimo, una cosa inimmagina­bile». Il tragitto, illustrato nel dettaglio sul sito alessandro­belliere.com (oltre 200.000 visualizza­zioni), è un omaggio alle bellezze dei paesaggi italiani.

Ma come si prepara una sfida così? «Grazie al cielo il fisico c’è ancora, in genere mi alzo alle 4 del mattino e cammino 5 ore, da fine maggio sono arrivato a 25 chilometri al giorno. Negli anni ho alleggerit­o lo zaino, da 14 chili a 7: quattro magliette, due Gps, bussola, cannocchia­le e caricabatt­erie. Evito il pranzo, un toast o frutta secca, a cena sto abbondante perché a volte i Comuni o i parà organizzan­o feste al mio arrivo».

In luglio

A metà mese Belliere darà il via alla nuova sfida: nel 2013 andò a piedi da Predoi e Capo Passero per 1.720 km

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Highlander Alessandro Belliere compirà 87 anni il prossimo 24 ottobre

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