Riviera, Regione in allerta
Donini: «Richiamiamo tutti ad avere senso di responsabilità. I focolai di Bologna sono sotto controllo» L’assessore alla Sanità: «Liberi tutti? No prudenza, siamo pronti a intervenire in modo massivo»
Dopo le prime multe in Riviera, l’assessore Raffaele Donini suona la sveglia: «Qualora ci fosse l’insorgere di un focolaio interverremmo subito in modo massivo. Anche e soprattutto in un contesto come la Riviera dobbiamo richiamare al senso di responsabilità».
È la fase endemica, il virus è tra di noi. Serve prudenza o faremo interventi massicci
Assessore Raffaele Donini, nonostante gli sforzi il virus non è scomparso. Intanto la stagione estiva è partita e a Rimini sono arrivate le prime multe ai locali. È preoccupato dall’eventualità di un colpo di coda estivo?
«Non è una sorpresa che non sia scomparso, gli esperti avevano anticipato il comportamento del virus. Si è passati alla fase endemica, il virus è tra di noi, in maniera preponderante riferito a casi asintomatici, e si manifesta nei modi che stiamo osservando, attraverso casi sporadici o con l’insorgenza di focolai che, grazie alla costante attività di sorveglianza e contact tracing, riusciamo a individuare con tempestività, circoscrivere e spegnere. Quanto al colpo di coda estivo, vorrei essere chiaro: il fatto che non cadiamo nel panico, non significa che dobbiamo sottovalutare la situazione. L’appello è per il rispetto delle regole, noi daremo il massimo per limitare e circoscrivere ogni focolaio, confidando nel senso di responsabilità di cittadini e imprese».
Il presidente dell’Ordine dei medici di Rimini invita a non abbassare la guardia. Crede si stia aprendo un caso Riviera?
«No, ma condivido l’appello. Qualora ci fosse l’insorgere di un focolaio interverremmo subito in modo massivo. Anche e soprattutto in un contesto come la Riviera dobbiamo richiamare quel senso di responsabilità che possa ridurre il rischio di trasmissione».
La Lombardia ha prolungato l’obbligo di mascherina all’aperto. Qui invece si è ripristinato il 100% di capienza su bus e treni. Non avrete accelerato troppo?
«L’obbligo di mascherina all’aperto, dove non sia possibile mantenere il distanziamento, vale anche in EmiliaRomagna e deve essere fatto rispettare. Sull’ordinanza relativa al ripristino del tpl a pieno carico, è bene ricordare che si tratta dei soli posti a sedere e che per il trasporto pubblico su gomma urbano vige ancora il limite del 60% di capienza. Sono previsti l’obbligo di mascherina, l’igienizzazione delle mani o l’uso dei guanti, oltre a ricambio d’aria e disinfezione dei mezzi. Trenitalia e Tper hanno l’obbligo di vigilare affinché siano evitati assembramenti e utilizzati i dispositivi di sicurezza. Se non fosse così, non esiteremo a intervenire».
Se l’epidemia riprendesse a galoppare cosa fareste? Tornerebbero chiusure e ordinanze?
«Non bisogna arrivare lì e questo dipende da tutti noi. Il nostro sistema di sorveglianza è attivo 24 ore al giorno, individuato ogni caso scatta l’attività di contact tracing per individuare e isolare eventuali nuovi positivi. Oggi è inutile parlare di chiusure e ordinanze, siamo concentrati su azioni che evitino proprio l’insorgere di condizioni che le rendano necessarie, e ci stiamo riuscendo».
È preoccupato dal focolaio alla Bartolini e dall’ingresso del virus nell’ex Cie di Bologna?
«In entrambi i casi abbiamo messo in campo con rapidità il nostro schema di azione per individuare i positivi, tracciare, garantire l’isolamento e circoscrivere, fino a spegnerlo, il focolaio. Il virus continua a circolare, è diffusivo, e ciò richiede la nostra massima attenzione».
A Bologna si è registrato un primo caso di Covid in un centro estivo. Aumenterete controlli e potenzierete i protocolli?
«In seguito alla positività della maestra abbiamo disposto l’isolamento e il tampone per tutti i bimbi del gruppo. Attendiamo fiduciosi l’esito, anche in ragione dei comportamenti dell’operatrice. I controlli nei centri estivi, compreso quello di cui parliamo, sono strettissimi e le linee guida sono applicate rigidamente».