Due siti web per dare voce a precari e riders
Alternet.it e insonniadellaragion e.it, due nuovi domini per potenziare potenziamento l’autonomia attiva della cittadinanza come necessità di una democrazia matura: il cosiddetto empowerment di cui parla l’economista filosofo indiano Amartya Sen. È stato presentato ieri a Bologna il progetto pilota che intende dare voce autonoma a chi opera nel mondo detto degli invisibili gig workers, precari, riders. A promuoverlo è un gruppo di studiosi, intellettuali e artisti: Carlo Petrini, Moni Ovadia, Nadia Urbinati, Alessandro Bergonzoni, Piergiorgio Ardeni, Luciana Castellina, Giancarlo Vitali Ambrogio e Stefano Bonaga. «L’iniziativa si pone il problema di come trovare una cittadinanza attiva attraverso la rete. Abbiamo bisogno di tornare al confronto profondo o non usciremo mai dal magma dove vince chi urla più forte», ha spiegato Moni Ovadia in collegamento video. Spazi virtuali da occupare per un uso nobile della rete, vigilanza civica, forme di auto-organizzazione e simili. «Ogni cittadino dovrebbe poter pensare che il suo computer è un possibile strumento di cittadinanza attiva e progettuale — dice Bonaga —. I domini appartengono a tutti coloro che intendono liberamente implementarla». Entrambi i siti hanno un link (mirror) a una pagina Facebook. Autorappresentazione in rete delle condizioni di un mondo in divenire, progetti d’intervento e innovazione che avrebbero così modo di contare su informazioni, esperienze, suggerimenti di chi potrebbe avere voce quotidiana e pubblica, ovvero i promotori.Una redazione svolgerà un ruolo di solo servizio, bonificando scritti e interventi con violenze verbali, odio e minacce.