Contro il palo con lo scooter I sogni spezzati di Maicol che faceva ballare i giovani
I viaggi, le serate in discoteca, i tanti amici che oggi lo piangono, assieme ai genitori e alla sorella che non trovano spiegazioni né consolazione. Maicol Tavolari ha lasciato troppe cose, troppe persone incrociate nei suoi intensi 33 anni di vita. Senza un motivo, senza un perché. Un incidente all’apparenza inspiegabile se non con l’ipotesi di malore o di una fatale distrazione quando da via Cassini si stava immettendo all’interno della rotonda Malaguti in zona Barca, e ha perso il controllo del suo scooter urtando un paletto e finendo per terra dopo un volo.
Al lavoro per ricostruire la dinamica c’è la polizia locale. La corsa in ospedale giovedì pomeriggio, il decesso il giorno dopo, le ferite causate dall’impatto con l’asfalto non gli hanno dato scampo. Un personaggio molto conosciuto in città con quella sua attività di pr che l’aveva portato a organizzare rassegne musicali di alto livello nelle discoteche più importanti, per esempio We Love Echoes al Matis, ma anche fuori città come nel caso del Wapo event, manifestazione lgbt che lo ha ricordato sulle sue pagina social.
La musica era una passione ma anche il modo di guadagnare e pagarsi gli studi, i viaggi, la vita all’estero, a Londra soprattutto dove aveva vissuto un paio d’anni prima di rientrare a casa. Milano, l’America, tante esperienze fino alla laurea in ingegneria gestionale e quindi il ruolo di visual merchandiser in Benetton. Tantissimi sul web i messaggi di cordoglio, il dolore degli amici di fronte a quelle immagini da Tel Aviv o da altre mete magari visitate assieme e che da nuove destinazioni sarebbero state sicuramente seguite. Invece adesso restano i ricordi, il rimpianto e il dolore dopo un incidente che ha strappato ai suoi cari e alle sue passioni un uomo che aveva tanta voglia di vivere.