Corriere di Bologna

«I tedeschi? Ancora pochi» Ma la Riviera ora spera

Gli albergator­i plaudono al patto per l’Alto Adriatico, ma li aspettano a settembre. Cresce il turismo locale

- Di Enea Conti

Operatori e albergator­i aspettano a braccia aperte i turisti tedeschi dopo lo spot promoziona­le e il patto tra regioni siglato per portarli in Riviera. I tedeschi sono ancora pochi ma li aspettano a settembre, periodo da sempre scelto in Germania. E la manager della Bmw già in Riviera: «Qui è sicuro, per noi questa è la Riviera del Nordest».

«I turisti tedeschi? Per un po’ non li vedremo in Riviera. Difficile che arrivino in massa a luglio, quasi certo che non viaggino ad agosto quando in Germania non ci sono ferie». A parlare è Filippo Bacchini, amministra­tore delegato di Travel Jet Co, agenzia viaggi di Riccione, con una premessa. «Non è un problema della Riviera Romagnola, ma anche della Sardegna del Veneto e del Friuli. Per questo credo che la promozione coordinata dell’Alto Adriatico sia necessaria». Un incremento dei flussi turistici dalla Germania, tuttavia, potrebbe verificars­i sul finale di stagione. «Su settembre puntiamo, perché molti tedeschi vanno in ferie e anche sull’inizio di ottobre».

Anche gli albergator­i confermano che in Riviera i tedeschi sono ancora pochi e plaudono all’iniziativa di Bonacccini, Zaia e Fedriga. «Finalmente, era ora che i presidenti di queste tre regioni superasser­o le divisioni politiche — spiega Filippo Donati, presidente di Asshotel Emilia Romagna — e credo che sotto questo profilo l’operazione sia davvero importante. Ben venga un’azione di marketing volta a implementa­re il flusso. Ma per vedere i risultati servirà tempo e in queste settimane i turisti tedeschi sono ancora pochi». Anche Patrizia Rinaldis, presidente degli albergator­i di Rimini conferma che «dalla Germania gli arrivi sono ancora molto pochi ma potrebbero aumentare nelle prossime settimane. Ma deve essere chiaro a tutti il fatto che i tedeschi sono clienti fidelizzat­i e lo sono anche in Veneto e in Friuli».

Intanto a passeggiar­e sui lungomari della Riviera non è difficile anche nei giorni feriali scorgere movimento nelle piscine degli hotel e sulle terrazze occupate dai tavoli apparecchi­ati per i clienti. Il turismo — in larga parte nostrano — sta lentamente ripartendo dopo mesi durissimi. Tra i primi vacanzieri arrivati dalla Germania a Riccione, all’hotel Belvedere, c’è Christina Haeusle, 40 anni, manager nella sede Bmw di Monaco di Baviera. «Non sapevo che tre Regioni italiane avessero deciso di fare marketing insieme in Germania — racconta — credo però che l’operazione possa avere un senso. La Riviera di Rimini e Jesolo, per fare un esempio, sono molto conosciute da noi, e parecchio apprezzate dai tedeschi. Penso che vedano di buon grado l’idea di venire in vacanza in Italia e di poter viaggiare da Regione a Regione durante lo stesso soggior

” Bonaccini Invito tutti a tenere comportame­nti adeguati in vacanza, ricordando­ci che poi c’è chi deve controllar­e

no. Anche perché sentiamo spesso parlare di costa del “Nordest” piuttosto che di Romagna o Veneto». Ma quale è l’impatto di una vacanza in Riviera ai tempi dell’emergenza? «Credo che le spiagge siano un luogo sicuro dove si riesce a stare a distanza credo che le regole in Italia siano simili alle nostre».

A proposito di regole, dopo le prime multe elevate a Rimini in tre locali della Riviera e il monito di virologi e medici a proposito dei rischi di contagio anche nelle spiagge il governator­e Bonaccini è intervenut­o ieri invitando tutti «a tenere comportame­nti adeguati ricordando­ci che poi c’è chi deve controllar­e, mi auguro che tutto vada ovviamente per il meglio».

Intanto col via al bonus vacanze, ieri, il sito info-alberghi.com, che raccoglie gli hotel della Riviera romagnola, e’ quasi andato in tilt, contando 64.922 utenti attivi, contro una media di 15.939 in giugno e 8.849 nello stesso mese del 2019. Lo fa sapere l’amministra­tore delegato della web agency riminese Info Alberghi, Lucio Bonini, sottolinea­ndo che «non si e’ mai visto in 15 anni un traffico cosi’ massiccio sul portale».

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