Verso un 2 Agosto senza corteo Idea piazza
Cambia la commemorazione tradizionale, si va verso un evento in piazza Maggiore
Il Covid stravolge le commemorazioni per l’anniversario della strage del 2Agosto. Il tradizionale corteo verso la stazione e le orazioni in piazza delle Medagli d’Oro non si farà per il rischio assembramenti, come annuncia il presidente dell’Associazione Bolognesi. Si va verso un evento in piazza Maggiore ma si studia la possibilità di un momento di ricordo in stazione.
Al momento, con le norme attuali, niente corteo. E sarebbe la prima volta in quarant’anni di storia e dolore. Così come la commemorazione delle vittime in piazzale Medaglie d’oro, dal palco sotto all’orologio che ricorda l’ora della strage, verrà spostata probabilmente in Piazza Maggiore. Anche se in stazione in qualche modo si vuole arrivare.
Sono allo studio le soluzioni alternative rese necessarie dalle direttive anticovid e discusse ieri in Comune dal comitato organizzatore delle manifestazioni in ricordo delle vittime della strage alla stazione. «Solo ipotesi» frena il presidente Paolo Bolognesi, che lunedì le proporrà all’interno dell’associazione tra i familiari, dove i parenti indicheranno quelle ritenute più idonee e le sottoporranno di nuovo a Comune e Prefettura per un decisivo parere finale. «Precedenza e priorità va data ai parenti delle vittime» dice il numero uno dell’associazione, senza barricate sul corteo: «Non siamo irresponsabili». Come spiega lo stesso Bolognesi infatti, «il corteo tradizionale che dal Comune arriva fino in stazione quasi sicuramente sarà vietato dalla Prefettura in applicazione delle regole».
Il problema non è l’assembramento in via Indipendenza, quello si potrebbe gestire mantenendo le distanze, ma c’è il rischio concreto che saltino le distanze sotto i portici.
Nel quarantesimo anniversario, in cui «tutti si aspettano una cerimonia grandiosa» , bisognerà mantenere alto il senso del ricordo e della ricerca di giustizia e verità per gli 85 morti, scegliendo «la soluzione più fattibile e rispettando il distanziamento».
Tra le idee sul tavolo c’è quella di «arrivare davanti alla stazione in autobus, con in testa il 37, per depositare le corone e concludere lì la cerimonia». Aperta come di consueto a Palazzo D’Accursio, ma stavolta quasi certamente visto l’alto numero di partecipanti tra i parenti delle vittime non nella sala del consiglio. Una possibilità è quella di una cerimonia nel cortile d’onore del Comune, per poi trasferirsi di pochi metri sul palco del cinema di Piazza Maggiore «dove si potrebbero tenere i discorsi». Mille posti che consentirebbero la partecipazione dei cittadini, al contrario di piazzale Medaglie d’oro dove un massimo di 3-400 ingressi creerebbe problemi di gestione.
«Il sindaco Merola ha invitato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tutto il Consiglio dei ministri e i presidenti di Camera e Senato, ancora non sappiamo chi verrà». Pannelli e altoparlanti in via Indipendenza, oppure la proiezione dei volti delle vittime dove sarà il palco, altri spunti già analizzati. Ferrovie ha annunciato che non si ferma l’iter che dovrà portare all’intitolazione della stazione al “2 agosto 1980”, possibilmente entro questo anniversario così sentito «Ci stiamo lavorando». Però il presidente Bolognesi continua a insistere e sperare in un cambio completo di denominazione della stazione centrale. Nonostante Fs abbia ribadito l’impossibilità dell’operazione — non ci sono precedenti in tal senso — per l’ex parlamentare Pd l’intitolazione resta solo «un primo passo per arrivare a far scrivere sui biglietti di viaggio che si sale su un treno che arriva alla stazione “2 agosto” e far così sapere a tutti cosa vuol dire quella data».
Invitato anche Mattarella
C’è l’idea di arrivare in stazione in bus, con in testa il 37. Ma si lavora anche al ricordo nel cortile del Comune e poi sul palco in piazza