Un palazzo al posto del market Via Misa, guerra tra condòmini
Trecento firme contro e il Comune blocca i lavori. Oggi se ne parla in consiglio
Il derby di via Misa, una battaglia fra condomini che si combatte sui social. È esploso su Facebook, e oggi arriva in Consiglio comunale con il question time, il caso del Fossolo dove al posto di un supermercato a raso con giardino pensile dovrebbe sorgere una palazzina di quattro piani con 21 appartamenti.
Dovrebbe perché la vicenda sarà appunto oggetto di 4 domande a cui risponderà l’assessore all’urbanistica Valentina Orioli. Protestano i condomini del palazzo a ridosso dell’edificio che si ritroveranno di fronte uno stabile ben più alto, si difende l’ex proprietario del supermercato che abita nello stesso condominio, e che ha ceduto alla società costruttrice GB4 srl (che condivide i millesimi con i civici in questione), a quanto pare senza comunicare all’amministratore e agli altri condomini l’operazione, con tanto di cambio di destinazione d’uso: via la piastra servizi col supermercato («che era in crisi, non fatturava», ma il cambio è stato chiesto un anno fa), dentro altre residenze. E poi non ci sarebbero state informazioni sull’apertura del cantiere, se non all’ultimo secondo. Ora nel dibattito social è intervenuto anche il nuovo proprietario e realizzatore per spiegare, precisare e illustrare il progetto. Dibattito civile, ma infuocato e pieno di dettagli.
Della vicenda, poco prima della fine del lockdown, è stata informato il quartiere e quindi il Comune. Dirompente la risposta di Palazzo d’Accursio che, dopo l’ok alla valutazione preventiva con tanto di prescrizioni e la Scia, il 23 giugno ha emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori di 14 pagine. Solo che nello stesso giorno si è aperto il cantiere in via Misa 18 lavorando fino al 26 giugno, adducendo di non aver ricevuto la notifica. «Abbattimento (parziale) avvenuto anche se i termini della Scia non sono scaduti», dicono i cittadini che lamentano perdita di luce nei primi 3/4 piani «e di servizi: quella piastra era stata pensata per quella funzione ». E poi i soliti parcheggi in meno.Già 300 le firme raccolte da chi protesta, mentre il costruttore si difende, in un lungo post, adducendo tutte le migliorie dell’intervento: super ecologico, che non aumenterà i volumi esistenti, né usufruirà del 20% di incremento premiale, ma che svilupperà verticalmente (15 metri contro i 4 attuali) aumentando la distanza dal condominio adiacente da 3,5 metri a 10. Aggiungendo poi che sarà un edificio con bosco alberato.
Capiremo oggi con quale criterio si è mosso il Comune e cosa intende fare. Certo, le pagine dell’ordinanza di sospensione, fitte di osservazioni strutturali, fanno pensare che Palazzo d’Accursio, allertato dalle proteste, si sia messo dalla parte dei cittadini. Inevitabili, visti altri casi simili in città, gli ironici accenni alla campagna elettorale. Impossibile sapere se senza la vigilanza attiva dei residenti sarebbero state scritte quelle 14 pagine che annientano il progetto.