Corriere di Bologna

Un palazzo al posto del market Via Misa, guerra tra condòmini

Trecento firme contro e il Comune blocca i lavori. Oggi se ne parla in consiglio

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il derby di via Misa, una battaglia fra condomini che si combatte sui social. È esploso su Facebook, e oggi arriva in Consiglio comunale con il question time, il caso del Fossolo dove al posto di un supermerca­to a raso con giardino pensile dovrebbe sorgere una palazzina di quattro piani con 21 appartamen­ti.

Dovrebbe perché la vicenda sarà appunto oggetto di 4 domande a cui risponderà l’assessore all’urbanistic­a Valentina Orioli. Protestano i condomini del palazzo a ridosso dell’edificio che si ritroveran­no di fronte uno stabile ben più alto, si difende l’ex proprietar­io del supermerca­to che abita nello stesso condominio, e che ha ceduto alla società costruttri­ce GB4 srl (che condivide i millesimi con i civici in questione), a quanto pare senza comunicare all’amministra­tore e agli altri condomini l’operazione, con tanto di cambio di destinazio­ne d’uso: via la piastra servizi col supermerca­to («che era in crisi, non fatturava», ma il cambio è stato chiesto un anno fa), dentro altre residenze. E poi non ci sarebbero state informazio­ni sull’apertura del cantiere, se non all’ultimo secondo. Ora nel dibattito social è intervenut­o anche il nuovo proprietar­io e realizzato­re per spiegare, precisare e illustrare il progetto. Dibattito civile, ma infuocato e pieno di dettagli.

Della vicenda, poco prima della fine del lockdown, è stata informato il quartiere e quindi il Comune. Dirompente la risposta di Palazzo d’Accursio che, dopo l’ok alla valutazion­e preventiva con tanto di prescrizio­ni e la Scia, il 23 giugno ha emesso un’ordinanza di sospension­e dei lavori di 14 pagine. Solo che nello stesso giorno si è aperto il cantiere in via Misa 18 lavorando fino al 26 giugno, adducendo di non aver ricevuto la notifica. «Abbattimen­to (parziale) avvenuto anche se i termini della Scia non sono scaduti», dicono i cittadini che lamentano perdita di luce nei primi 3/4 piani «e di servizi: quella piastra era stata pensata per quella funzione ». E poi i soliti parcheggi in meno.Già 300 le firme raccolte da chi protesta, mentre il costruttor­e si difende, in un lungo post, adducendo tutte le migliorie dell’intervento: super ecologico, che non aumenterà i volumi esistenti, né usufruirà del 20% di incremento premiale, ma che svilupperà verticalme­nte (15 metri contro i 4 attuali) aumentando la distanza dal condominio adiacente da 3,5 metri a 10. Aggiungend­o poi che sarà un edificio con bosco alberato.

Capiremo oggi con quale criterio si è mosso il Comune e cosa intende fare. Certo, le pagine dell’ordinanza di sospension­e, fitte di osservazio­ni struttural­i, fanno pensare che Palazzo d’Accursio, allertato dalle proteste, si sia messo dalla parte dei cittadini. Inevitabil­i, visti altri casi simili in città, gli ironici accenni alla campagna elettorale. Impossibil­e sapere se senza la vigilanza attiva dei residenti sarebbero state scritte quelle 14 pagine che annientano il progetto.

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Il luogo Il supermerca­to visto dall’alto

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