Corriere di Bologna

Famiglie e comitati: «No al voto nelle aule»

Priorità alla scuola

- Da. Cor. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Chiedono che le elezioni vengano fatte in sedi diversi dalle aule scolastich­e e che i 450 spazi vuoti a disposizio­ne del Comune di Bologna da settembre vengano, se ce ne sarà bisogno, messi a disposizio­ne delle scuole. Ma per fare scuola, non attività affidate ad altri. La costola bolognese di Priorità alla scuola, dopo la manifestaz­ione itinerante della settimana scorsa, è tornata a riunirsi ieri pomeriggio, aprendo le porte alla cittadinan­za, per dettare la sua agenda sulla ripartenza di settembre. «Non possiamo permettere — hanno scritto i promotori nella convocazio­ne — che anche la scuola sia esternaliz­zata: nessun progetto una tantum affidato al profitto dei privati, nessuna partecipaz­ione di associazio­ni di volontaria­to potranno sostituire le ore di scuola». E poi il tema del rientro in classe con lo stop quasi immediato per le elezioni: su questo Priorità alla scuola e il Comitato Scuola e Costituzio­ne chiedono un impegno del Comune, perché si destinino altri spazi - non le classi - alle operazioni di voto, soprattutt­o perché la ripartenza di settembre sarà già di per sé delicata dopo tanti mesi di chiusura. Su questo tema si era già spesa la consiglier­a del Pd e presidente della commission­e Scuola del Comune Federica Mazzoni che aveva affidato ai social il suo pensiero: «Va colto il momento per fare meglio del pre Covid-19, risolvendo una volta per tutte l’annosa questione che le scuole non sono seggi elettorali».

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