Omaggio al Maestro
Il tributo a Morricone prima del Cinema in Piazza Le parole di Cremonini, Celso Valli, Vasco e Morandi
Le note delle sue colonne sonore, dagli spaghettiwestern di Sergio Leone, suo compagno di scuola alle elementari, a «Nuovo cinema Paradiso», ieri sera si sono sparse sia in Piazza Maggiore che al BarcArena. Anche se lui amava di più il termine ‘musica da film’. La Cineteca di Bologna ha voluto omaggiare così la scomparsa di Ennio Morricone, ricordato sui due palchi di «Sotto le stelle del cinema» da Gian Luca Farinelli e dal critico Emiliano Morreale. Era stato proprio quest’ultimo a condurre il dialogo tra il novantaduenne compositore romano e Giulievo seppe Tornatore, uno dei registi che aveva beneficiato delle sue musiche, all’Arena del Sole.
Nel novembre scorso, nell’ultimo passaggio a Bologna di Morricone, vincitore di un Oscar alla carriera nel 2007, consegnatogli da Clint Eastwood, bissato nel 2016 per «The Hateful Eight» di Tarantino. Non sul podio a dirigere un’orchestra, come pure accaduto in tante occasioni, l’ultima nel 2015 all’Unipol Arena, ma a discutere di cinema sulla scia del libro «Ennio, un maestro». Più di 450 musiche per film e 100 opere di musica assoluta per un compositore, al
di Petrassi al Conservatorio di Roma, che si era cimentato in ogni versante, dagli arrangiamenti per Mina, Edoardo Vianello e Gino Paoli al teatro e alla tv.
Anche per questo è davvero composito il coro di chi ha voluto ricordare il leggendario compositore. A cominciare dall’arrangiatore bolognese Celso Valli: «Quando avevo 10 anni sentivo per la prima volta alla radio queste cose che sono dentro alle canzoni, non sapevo cosa fossero. Scoprii solo dopo che si chiamavano arrangiamenti, e che sarebbe
ro state parte fondamentale del mio lavoro. Prima ancora delle colonne sonore, Morricone ha fatto arrangiamenti di tutti i brani storici della Rca degli anni ‘60”» Tra i grandi della storia della musica per cinema Morricone è l’unico assolutamente riconoscibile, aggiunge Valli: «Una colonna sonora di Ennio, del Maestro, la senti subito». Su Instagram i saluti di Gianni Morandi, «Ciao Maestro. Non smetterò mai di dirti grazie», e Vasco Rossi, «Il privilegio dell’artista è morire sapendo che la sua arte non morirà mai», mentre Cesare Cremonini lo ringrazia definendolo sua «ispirazione costante». Da Ravenna anche Riccardo Muti ricorda Morricone, che nel 1998 aveva composto «Non devi dimenticare», in memoria delle vittime della strage del 2 agosto.