«Un abito chiaro» con Amanda Sandrelli per i 40 anni di Ustica
Anche quest’anno, per il quarantesimo anniversario della strage di Ustica, l’Associazione Parenti delle Vittime ha scelto di ricordare le 81 vittime con la rassegna «Attorno al Museo» nel consueto scenario del Parco della Zucca di via di Saliceto 3/22. Quattro serate di teatro, musica, danza e poesia a partire da stasera alle 21,15 con prenotazione su www.attornoalmuseo.it.
L’apertura è affidata allo spettacolo «Un abito chiaro» nato da un testo originale di Massimo Salvianti e interpretato da Amanda Sandrelli accompagnata al pianoforte da Rita Marcotulli. Le immagini degli effetti personali ripescati in mare pongono interrogativi sul senso di frammenti che fanno emergere sentimenti profondi, affetti e la voglia di combattere ancora per conoscere la verità. Ustica, Portella della Ginestra, Stazione di Bologna sono solo alcuni esempi di stragi in cui omissioni e depistaggi hanno impedito di avere tutte le risposte. «Il testo è — racconta Salvianti— uno sfogo, un accavallarsi di pensieri, domande tante e risposte pochissime, in prosa e in musica, in immagini, in secondi sospesi. Partire dalle cose più piccole, più private, per dire di quest’incredibile tragedia senza farsi soffocare dalla commozione e dalla retorica e dal senso di inutilità, di sconfitta che dopo quarant’anni pesa su tutti noi».