«Stasera parlo io», letteratura in scena
Da sabato la nuova edizione di «Stasera parlo io» curata da Montroni Tredici incontri senza prenotazione ma con un bigliettino da ritirare alla Zanichelli Tra gli autori Dionigi, Lucarelli, Fois e Verasani. Si parte con Laura Morante
Ècon un reading di Laura Morante, che presenterà alcuni brevi racconti della sua antologia «Brividi immorali», che si aprirà sabato alle 21 la nuova edizione del ciclo «Stasera parlo io all’Archiginnasio». Con 13 incontri gratuiti in luglio nella cornice del Cortile dell’Archiginnasio, dove le sedie sono state distanziate e i posti dimezzati, arrivando agli attuali 150. La scelta è stata quella di non utilizzare modalità di prenotazione on line, con tagliandini ritirabili già da oggi alla libreria Zanichelli. Anche se qualcuno potrà tentare la sorte presentandosi la sera stessa per verificare la disponibilità di qualche tagliando libero.
Una rassegna che da 8 anni costituisce un omaggio a libri e scrittori in una città che, conferma l’assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, ha tanti lettori come attestano i prestiti delle biblioteche. Ma anche un fertile vivaio di autori,«per cui bisogna sostenere anche la produzione, in questo e in altri settori». La conferma arriva dal cartellone, su www.librerie.coop.it, approntato in tempi record da Romano Montroni, presidente del comitato scientifico del Centro per il Libro e la Lettura. Guardando proprio a quegli autori bolognesi che hanno pubblicato a cavallo del lockdown, spesso alla prima presentazione pubblica.
L’inizio sarà nel segno di Laura Morante, ma la collaborazione con «Musica Insieme» affiancherà all’attricescrittrice l’arpista Cristiana Passerini con alcuni brani dalle «Suites francesi» di
Johann Sebastian Bach.
Nel seguito della rassegna di Librerie.coop, con il sostegno di Bper Banca, l’ultima indagine del commissario De Luca firmata da Carlo Lucarelli, «L’inverno più nero» (lunedì 13), il mistero di Evita Peron analizzato da Giovanni De Plato (martedì 14), i pensieri per il nostro tempo che arrivano
Le sedie sono state distanziate e i posti ridotti: la capienza si ferma a 150
da Virgilio, Lucrezio, Seneca e Agostino, riproposti dall’ex Rettore Ivano Dionigi in «Parole che allungano la vita» (mercoledì 15, con l’Arcivescovo Zuppi).
E poi, sul filo del mistero, il ritorno dell’investigatrice Giorgia Cantini in «Come la pioggia sul cellofan» di Grazia Verasani, in dialogo con Marcello Fois (lunedì 20), l’indagine che coinvolge Bernardo Barigazzi, scrittore che ha cominciato a fare il giornalista senza dirlo a nessuno e protagonista di «Che dispiacere» di Paolo Nori (giovedì 23), «Io sono il mare» dell’esordiente bolognese Caterina Mazzucato (lunedì 27) e «Gli spaghetti alla bolognese non esistono» di Filippo Venturi (martedì 28).
E poi la memoria storica, con il romanzo collettivo raccolto da Gad Lerner in «Noi, partigiani» (giovedì 16), il testo inedito di Guglielmo Marconi riproposto da Gabriele Falciasecca (29 luglio) e un altro esordio.
Quello di Marcello Domini, chirurgo pediatrico al Sant’Orsola, con «Di guerra e di noi» (martedì 21), al seguito di due fratelli tra le due guerre nelle campagne intorno a Bologna, romanzo forse destinato a un futuro anche oltre le pagine. Ci sarà poi spazio per riflettere sulla presenza del Padre nostro nella cultura pop contemporanea grazie al saggio di Alberto Sebastiani (mercoledì 22). La conclusione, giovedì 30, si legherà alla strage del 2 agosto con un incontro a più voci moderato da Paolo Bolognesi, con i libri di Roberto Scardova e Cinzia Venturoli.