In regione 49 positivi ma nessun decesso
Summit tra club e Comune: interesse pubblico a fine mese, poi andrà in Consiglio
Con 49 nuovi casi di positività, 16 dei quali a Bologna, l’Emilia-Romagna ieri era al secondo posto in Italia dopo la Lombardia nella classifica dei contagi da Covid. La bella notizia è che non si è registrato nessun nuovo decesso.
Restyling del Dall’Ara, avanti tutta. Ieri nuovo incontro a Palazzo d’Accursio fra il Bologna e l’amministrazione. Entro questo mese arriverà l’interesse pubblico sull’operazione da parte della Giunta, quindi il passaggio in Consiglio comunale per la sola modifica del piano investimenti dato che non sono state toccate le quote urbanistiche e infine, l’aspetto più interessante, la data di avvio della Conferenza dei Servizi nella prima settimana di settembre.
Procedono in piena sintonia Bologna e Comune, una liasion pubblico/privato inedita in Italia così come la ristrutturazione di un impianto secolare. Importante l’investimento di 110 milioni di cui 70 del club (50 finanziati dal Credito Sportivo e 20 del patron Joey Saputo)
e 40 del Comune, proprietario del bene che verrà dato in concessione al Bologna per 40 anni (forse con un canone annuale).
Ieri dunque la riunione: da una parte l’ad rossoblù Claudio Fenucci con l’architetto Gino Zavanella e i legali, dall’altra il Direttore Generale del Comune Valerio Montalto con i dirigenti di settore. Due ore di confronto e di ampia discussione, l’assegnazione del ruolo di coordinatore a Marika Milani (Capo dipartimento Urbanistica, Casa e Ambiente e interim su Lavori pubblici, Mobilità e Patrimonio).
Fondamentale l’avvio della Conferenza dei Servizi. In quella sede verrà analizzato nei dettagli il progetto nel suo complesso, compresi i delicati e strategici interventi che si realizzeranno nelle aree circostanti e a cui sta lavorando Palazzo d’Accursio: dalla mobilità (ciclabili, la linea blu del tram, parcheggi, deflusso tifosi e pubblico che frequenterà lo stadio anche nei giorni in cui non c’è partita) allo sviluppo dell’antistadio con nuove aree destinate all’ospitalità (verrà rifatta la bocciofila) mantenendo però l’impianto sportivo.
Al tavolo della Conferenza, che avrà 120 giorni di tempo per esprimersi, oltre ai rappresentanti del Bologna fc e del Comune siederanno anche Prefettura, Sovrintendenza, Ausl, Vigili del Fuoco, Arpae e Città Metropolitana. Uno snodo essenziale per l’avvio delle successive procedure: la gara pubblica, la definizione del progetto esecutivo (che richieforma de almeno 9 mesi). Restano confermati i tempi d’inizio lavori previsti per il maggio 2022. Il club dovrà trovare un campo di gioco per la squadra che nel primo anno di cantiere, una stagione calcistica quindi, non potrà giocare al dall’Ara. Due le possibilità: realizzare uno stadio temporaneo in città da 16/17 mila posti, ma che poi rimanga definitivo in ridotta (5/6 mila posti), con tre potenziali aree: Caab, Fiera, Casteldebole/Borgo Panigale; trasferirsi a Ravenna dove però lo stadio Benelli ha bisogno di un’importante ristrutturazione. Il finanziamento del temporaneo, fra i 6 e gli 8 milioni, rientra nei 110 previsti per il restyling, cifra non riversabile su Ravenna, che resta l’ipotesi più complicata.
Molto soddisfatto il sindaco Virginio Merola «per questo decisivo passo in avanti verso la realizzazione di un progetto che è di tutta la città e che ci consentirà di rigenerare un grande monumento sportivo valorizzandone la storia e la sua funzionalità urbanistica e sociale in un’area strategica di Bologna».