Corriere di Bologna

2 agosto, il ritorno delle Sardine (aspettando il tour delle Regionali)

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Elena Puglisi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo il lungo silenzio che ha caratteriz­zato i mesi dell’emergenza sanitaria, il movimento delle 6000 sardine vuol tornare a farsi sentire. L’occasione è il 40esimo anniversar­io della strage del 2 agosto quando, assieme a Cucine Popolari e Cantiere Bologna, il primo agosto, le Sardine percorrera­nno una «via crucis» lungo via Indipenden­za, fino a piazza XX settembre, con dieci «stazioni della memoria», con immagini, testimonia­nze e performanc­e artistiche in memoria di quei giorni terribili.

«Ci piace tutto ciò che è concreto e si può toccare, sentire e annusare — ha spiegato Mattia Santori, uno dei portavoce del movimento nato a Bologna per contestare Matteo Salvini —. Vista la difficoltà di organizzar­e la commemoraz­ione in tempi che non permettono il corteo e la vicinanza fisica, abbiamo proposto una giornata che coinvolges­se anche i giovani. Molti non erano ancora nati all’epoca dei fatti, ma è importante che sappiano cosa è successo. Dalle parole possono nascere iniziative concrete».

L’ultima iniziativa delle Sardine risale al 16 maggio quando hanno riempito piazza Maggiore con 6mila piantine per finanziare gli eventi culturali della città. Anche per questo evento optano per l’autofinanz­iamento, chiedendo ai cittadini un contributo mimargine

Santori & co. parteciper­anno a un percorso della memoria per la strage

nimo di 5 euro da versare sulla piattaform­a web IdeaGinger. Questa volta, invece di salvia e rosmarino, chi contribuis­ce riceverà in cambio un braccialet­to con un orologio stilizzato che indica l’ora dell’attentato.

Piante e memoria sono quindi gli ultimi due simboli utilizzati dal movimento e forse non è un caso. «A livello nazionale stiamo cercando di dare vita al nostro manifesto, vogliamo impegnarci su due temi fondamenta­li che sono la giustizia ambientale e sociale — ha spiegato Santori a della conferenza stampa —. Lanceremo un tour elettorale delle sardine che attraverse­rà tutte le regioni in cui si va al voto, presentand­o una forma politica diversa». E a chi lo interroga sulle prossime Comunali bolognesi, Santori risponde: «Non credo che l’approccio delle sardine cambierà, ci piace ascoltare la politica, sentiremo i candidati, ma non prenderemo posizioni per l’uno o per l’altra». Almeno per ora.

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