Schermo gonfiabile e macchine di cartone Il drive-in per bambini
Domani e sabato «Cimena» a Castel Maggiore
Sono abituati, quelli del «Cimena» a portare il grande schermo ovunque. Erano riusciti a farlo in ospedale per i bambini ricoverati, che era poi l’obiettivoprincipe del progetto, ma poi l’emergenza coronavirus ha interrotto anche quell’esperienza che era riuscita a portare film di qualità e sorrisi nelle corsie degli ospedali bolognesi.
Ma Elena Xerri, fondatrice del «Cimena», che richiama proprio il modo in cui i bimbi piccoli pronunciano la parola «cinema», non si è data per vinta. E cosa si è inventata? Un «drive in» per bambini. Il grande schermo è un maxi gonfiabile e le «poltrone» sono macchine di cartone, dove i bambini si siedono, riuscendo così a mantenere anche il distanziamento sociale imposto dalle nuove norme anticontagio. Il tutto rigorosamente all’aperto: nel parco di Villa Salina a Castel Maggiore domani e sabato alle 21.
«Il Cimena — racconta Xerri, una passione per il cinema e un trascorso da assistente alla regia — ovviamente è rimasto fermo in questi mesi, ma ne abbiamo approfittato per adattarci alle nuove norme. Ci è stato regalato un proiettore molto più potente del nostro, abbiamo acquistato uno schermo gonfiabile e un impianto audio Dolby che ci permettano proiezioni all’aperto e per un pubblico più numeroso».
La Pro Loco e il Comune di Castel Maggiore si sono innamorati dell’idea e hanno messo a disposizione il parco di Villa Salina che domani e sabato verrà occupato da cinquanta macchinine di cartone ideate e realizzate da «Giuggilù», realtà che si occupa di intrattenimento per bambini, con il supporto dello scatolificio Schiassi e del museo Ferruccio Lamborghini.
Titoli delle proiezioni: top secret. Perché la filosofia del «Cimena» è proprio quella di riunire le persone attorno a uno schermo per una visione di qualità. Dietro l’idea di Xerri e del «Cimena» c’è anche la volontà di valorizzare anche realtà territoriali più piccole, in provincia, non sempre raggiunte da attività culturali di richiamo. «Vorremmo portare il maxi schermo gonfiabile anche in Appennino, se qualche Comune volesse ospitarci, ma anche al Villaggio del Fanciullo per dedicare una proiezione a tutti i ragazzi accolti nei centri migranti di Bologna», dice Xerri.
Ma c’è una nota amara: «Nonostante noi abbiamo la ferma volontà di mantenere le proiezioni gratuite — spiega Xerri — le case di produzione hanno chiuso i rubinetti per le produzioni gratuite: noi paghiamo il film che vogliamo proiettare, ma loro non vogliono far passare ilo concetto di proiezione gratuita, anche se proiettiamo film molto datati e spesso sottovalutati dai grandi circuiti. Noi tiriamo fuori film che nessuno ha mai guardato, proprio per dar loro una seconda vita con proiezioni accessibili a tutti».
Ma l’emergenza coronavirus ha esasperato questo «conflitto» tra associazioni culturali e case di produzione e le proiezioni estive stanno riscontrando delle difficoltà, a Bologna come in tutto il Paese. Il «Cimena» però non molla. Domani riaccenderà il grande schermo davanti a una platea di piccoli spettatori dentro le loro macchinine di cartone in un parco di provincia. Basterà prenotare un posto (il numero massimo è di 50 bambini) al «drive in» telefonando al 331.4131176; agli accompagnatori è consigliato portare sedie o coperte per sedersi sul prato. «E speriamo — dice l’ideatrice del maxi schermo speciale — di arrivare in tanti altri posti del nostro territorio». Perché tutti si meritano un «Cimena».
” Elena Xerri Tiriamo fuori film che nessuno ha mai visto per dar loro una seconda vita con proiezioni per tutti