«Mi sono rotto dei cartellini alleno ragazzini, non killer»
Mihajlovic vuole rispetto per i rossoblù e attacca arbitri e Sky: «Una vergogna come veniamo trattati»
Battiamo l’Inter e nella trasmissione di Caressa non veniamo citati, pareva Inter Channel: nemmeno mezza parola su come avevamo giocato noi
Durante e dopo la partita persa dal Bologna contro il Sassuolo, è andato in scena il «Sinisa furioso»: Mihajlovic ne ha avuto per tutti, dagli arbitri a Sky, prendendosi la ribalta in una serata in cui la sua squadra ha mostrato il lato peggiore. Probabilmente non lo ha fatto a caso, approfittando dell’occasione per sfogarsi in merito a varie situazioni che non gli erano andate a genio nei giorni scorsi, isolando al tempo stesso i giocatori dalle critiche o dalla delusione per un ko molto più netto nella sostanza rispetto all’1-2 finale.
Le prime bordate in ordine di tempo sono state per l’arbitro, o meglio per gli arbitri e per il loro atteggiamento in generale nei confronti del Bologna, più che direttamente per Fourneau: «Sono stato espulso giustamente perché ho mandato a spendere l’arbitro, ma mi sono rotto di tutte le ammonizioni che riceviamo. Siamo la squadra più ammonita del campionato, sembra che in campo ci siano undici killer mentre siamo una squadra di giovani. Capisco che ammonire un ragazzino sia più facile che ammonire uno affermato». Il cartellino rosso — il primo stagionale — è stato poi corredato da un ulteriore scatto di rabbia verso il quarto uomo Volpi, che ieri ha portato in dote a Mihajlovic una giornata di squalifica e 15.000 euro di multa «per aver contestato una decisione arbitrale e, all’atto della notifica del provvedimento dell’espulsione, aver rivolto al quarto ufficiale espressioni offensive».
Le prossime gare diranno se la sfuriata del tecnico serbo cambierà il trend di un Bologna in cima alle classifiche dei cartellini con 90 ammonizioni e 7 espulsioni (oggi si decide sul ricorso per la seconda giornata di squalifica a Soriano)
e terzo per falli fischiati dietro Torino e Genoa.
Dagli arbitri ai giornalisti tv: le parole del tecnico contro Fabio Caressa, conduttore di Sky Calcio Club, hanno infiammato i social. Al centro dello sfogo, in questo caso, i pochi meriti dati al Bologna dopo il successo sul campo dell’Inter in uno sfogo nel nome delle medio-piccole spesso ignorante: «Ho visto quella trasmissione dove si tolgono le giacche, che conduce quello piccolino, il marito di Benedetta Parodi. C’era anche Bergomi, ho sentito mezz’ora e non hanno detto una parola sul Bologna: è una vergogna, sembrava Inter Channel. Si è parlato mezz’ora di Inter e a nessuno è venuto in mente di fare un complimento al Bologna per quello che ha fatto. Questo non è giornalismo, ora ho finito». E tanti saluti allo studio, letteralmente gelato: il conduttore del postgara Bonan ha spiegato le ragioni di Sky («dei meriti del Bologna si era parlato nei programmi precedenti, quello è un approfondimento di giornata e ha puntato sui motivi del ko nerazzurro») e ieri Caressa, in onda su SkySport24, in sostanza non ha replicato.
Sulla partita dei suoi, il commento è stato secco e senza appello: «Abbiamo perso meritatamente, hanno giocato e hanno corso meglio di noi e sono più forti di noi». E quell’ultima sottolineatura forse inquadra bene il senso di frustrazione per la sconfitta contro un’avversaria che ha dimostrato di avere più armi, almeno in questa stagione. Non a caso, oggi Mihajlovic ha concesso il giorno libero al gruppo per ricaricare le pile: la rabbia era verso tanti, ma non verso i suoi ragazzi.