Corriere di Bologna

La squadra più giovane della serie A dopo la sosta È un Bologna under 23 Da sapere

- Marco Vigarani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Mihajlovic ha sempre amato dare fiducia ai giovani: Donnarumma è l’esempio più noto ma certamente non l’unico. Tra gli altri, anche Nastasic e Correa devono a lui il momento dell’esordio in Serie A. Negli ultimi mesi però il tecnico serbo sta davvero riscoprend­o a Bologna il gusto di lanciare nel grande calcio nuovi talenti anche in sfide di livello altissimo come quelle contro Juventus e Inter. Il ritorno in campo dopo la lunga sosta in tal senso ha segnato un punto di svolta nella gestione del gruppo da parte di Mihajlovic che, sfruttando i cinque cambi disponibil­i e volendo affrontare al meglio un calendario ricco di impegni ravvicinat­i, ha iniziato a concedere sempre più fiducia ai ragazzi che avevano vissuto gran parte della loro stagione con la Primavera. Juwara, Cangiano e Baldursson sono ormai entrati a pieno titolo nelle rotazioni ma anche Bonini

e Ruffo Luci si allenano quotidiana­mente a Casteldebo­le in attesa del loro momento. Se a questa schiera di brillanti diciottenn­i aggiungiam­o i ragazzi nati alla fine degli Anni 90, risulta evidente che oggi il Bologna sia una squadra sempre più fondata sui giovani. Nella fase post pandemia nessuna formazione di Serie A propone un’età media dei subentrati dalla panchina inferiore ai 23,2 anni dei rossoblù. Nel finale della sfida contro il Sassuolo addirittur­a erano in campo contempora­neamente ben sei atleti under 23: Tomiyasu (classe ‘98), Baldursson (‘02), Dominguez (‘98), Skov Olsen (‘99), Barrow (‘98) e Cangiano (‘01). Non era mai successo prima in stagione. Questa robusta iniezione di gioventù ha permesso al Bologna di superare Fiorentina e Sampdoria, le altre due realtà del nostro campionato che stanno attingendo maggiormen­te dal vivaio. «Bisogna avere coraggio e incoscienz­a nel mettere in campo questi ragazzi» aveva detto Mihajlovic prima della gara contro il Sassuolo e certamente non sarà una sconfitta a fargli cambiare strada. A maggior ragione visto che l’ingresso dei più giovani ha parzialmen­te riaperto anche la gara di mercoledì. Puntare sul talento è parte integrante della filosofia di calcio del tecnico serbo, consapevol­e anche dei potenziali rischi che ne derivano sul piano dei risultati immediati. Rimontare a Milano e subito dopo perdere in casa con il Sassuolo infatti sono in realtà due facce di una stessa medaglia che Mihajlovic non ha paura di continuare a sfoggiare con orgoglio.

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Musa Juwara in azione: il gambiano è nato nel 2002
Talento Musa Juwara in azione: il gambiano è nato nel 2002

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