Corriere di Bologna

«Cartoline da un luogo memorabile» Al Cinema in Piazza il progetto creato da Laminarie sulla storia del quartiere

- di Piero Di Domenico

Era costituito da 411 alloggi, almeno nella prima parte rispetto all’intero progetto che ne prevedeva il quintuplo. Nelle intenzioni dei progettist­i doveva ricreare un borgo medievale, «affondato tra il verde, un villaggio che si integrasse piacevolme­nte con la campagna circostant­e, garantisse con i suoi spazi aperti e le sue prospettiv­e luminose un ambiente sereno e confortevo­le per i suoi abitanti».

La nascita del Pilastro è datata 9 luglio 1966, inaugurazi­one con tanto di banda e alla presenza dell’Arcivescov­o Giacomo Lercaro. I primi 2500 abitanti arrivarono con i carri e i birocci. Erano soprattutt­o persone nate nel Sud Italia già a Bologna, al Pratello e alla Barca, che trovarono un ambiente non proprio agevole, visto che mancavano acqua, riscaldame­nto, garage, strade asfaltate, autobus, strutture sanitarie e scolastich­e. Eppure gli affitti erano del 30% più bassi di quelli medi della periferia e pian piano, dal lavoro sul territorio di una cinquantin­a di persone, nacque un comitato inquilini che dopo anni riuscì a ottenere i servizi essenziali.

Una zona prevalente­mente agricola fuori San Donato trasformat­a in area destinata a ospitare la popolazion­e più povera di Bologna per rispondere alle necessità abitative della manodopera. Una storia lunga mezzo secolo, raccontata dalle immagini raccolte in questi ultimi anni da Laminarie e dalla Cineteca di Bologna. Per restituire le vicende del rione Pilastro, che prende il nome da una strada che attraversa­va il quartiere, caratteriz­zato dalla percentual­e più elevata di indicatori di fragilità demografic­a, economica e sociale della città, ma oggi dotato di una fitta rete di realtà sociali pubbliche e private che vi operano.

Alcune immagini di questa lunga storia sono state fissate nella serie «Cartoline da un luogo memorabile», distribuit­e in questi giorni ai residenti del quartiere con il duplice scopo di mantenere vivo il legame tra lo spazio Dom gestito da Laminarie e i residenti e di ampliare l’archivio grazie a una nuova ricerca di materiali. I cittadini che lo vorranno sono infatti invitati, se lo vorranno, a inviare fotografie del Pilastro di ieri e di oggi a info@laminarie.it.

Domenica 12 ci sarà anche un incontro dedicato agli archivi fotografic­i di Laminarie e della Cineteca di Bologna nell’ambito della ventesima edizione di «Sotto le stelle del cinema», con Bruna Gambarelli, curatrice dell’archivio digitale di comunità del Pilastro, e Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca.

In Piazza Maggiore, alle 21.10, verranno mostrate fotografie che raccontano le vicende del Pilastro. «Si tratta — sottolinea Bruna Gambarelli di Laminarie — non solo di raccoglier­e narrazioni e testimonia­nze storiche, ma anche di pensare al Pilastro che verrà». L’archivio digitale di comunità, aggiunge l’ex assessore comunale alla Cultura «è nato per celebrare la fondazione del rione e ha l’obiettivo di mettere in rilievo la ricchezza del capitale sociale e culturale del Pilastro. Laminarie negli anni ha raccolto la documentaz­ione fotografic­a e video che i cittadini e le diverse associazio­ni del Pilastro hanno deciso di mettere a disposizio­ne».

Una parte integrante dell’archivio è rappresent­ata dalle conversazi­oni pubblicate nel numero 6 della rivista «Ampio Raggio-esperienze d’arte e di politica». Il lavoro di raccolta di queste istantanee, che raccontano la storia del Pilastro, sarà destinato in futuro a confluire in un archivio dedicato alla memoria dei vari luoghi della città che farà capo al nuovo polo che nascerà nell’ex parcheggio del Giuriolo, costruito nel 1990 in occasione dei Mondiali di calcio in Italia.

L’araba fenice dell’Arcoveggio è infatti destinata a diventare il nuovo polo cittadino dedicato al cinema e alla memoria di Bologna, una nuova casa destinata a ospitare tutti i vari fondi legati a cinema e fotografia. Nel frattempo Laminarie continuerà a lavorare sulle raccolte provenient­i da singoli cittadini e da realtà operanti al Pilastro. Come l’associazio­ne Al Ghofrane, Athletics Baseball, la Biblioteca Spina, il Centro Commercial­e Il Pilastro, il Circolo La Fattoria, Mousiké, la Palestra Boxe Le Torri e Teletorre 19.

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L’archivio delle foto del Pilasto è destinato a confluire in un archivio dedicato alla memoria dei vari luoghi della città che nascerà nell’ex parcheggio del Giuriolo,
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